In una realtà sempre più globalizzata il Collegio IPASVI di Firenze lavora per promuovere la cooperazione sanitaria e l’integrazione professionale.
Negli ultimi anni anche la professione infermieristica è stata interessata dai grandi cambiamenti che hanno trasformato la società. E il Collegio IPASVI di Firenze, attraverso il gruppo Cooperazione sanitaria, sviluppo internazionale e immigrazione, cerca di cogliere e gestire questi mutamenti.
«Stiamo lavorando – spiega il referente Abukar Aweis Mohamed – per istituire relazioni con la Commissione Europea, gli Enti Ordinistici e le Strutture infermieristiche di ricerca di alcuni paesi come Spagna, Germania, Irlanda, Regno Unito, Belgio, Canada e Stati Uniti per proporre loro rapporti di collaborazione o incontri bilaterali, poiché, il numero degli infermieri italiani che sta lasciando l’Italia è sempre in aumento. Vogliamo quindi fornire consulenza ai nostri colleghi circa la regolamentazione della professione nei paesi europei, organizzare eventi formativi e informativi sulla cooperazione sanitaria e sulle relazioni internazionali e dare indicazione sul riconoscimento dei servizi sanitari prestati all’estero».
L’obiettivo è, infatti, quello di facilitare la mobilità degli infermieri da e verso l’Italia ed agevolare il riconoscimento di carriera attraverso la certificazione delle competenze acquisite all’estero. Per questo il gruppo gestisce direttamente anche il punto di ascolto (molto più di uno spazio fisico, ma un desk voluto e amministrato direttamente e in maniera istituzionalizzata dal Collegio stesso).
«Attraverso il punto di ascolto aperto il terzo lunedì di ogni mese – precisa Abukar Aweis Mohamed – abbiamo cercato di dare assistenza ai colleghi di altri paesi “stranieri” che potevano incontrare qualche difficoltà in ambito lavorativo, in un contesto diverso da quello di origine».
Il gruppo, tra l’altro, sta portando anche avanti un’indagine (che sarà presentata nei prossimi mesi) per capire quali siano le criticità nelle relazioni tra operatori e pazienti stranieri. Uno studio che, in qualche modo, è l’altra faccia della cooperazione sanitaria internazionale su cui il Collegio IPASVI di Firenze cerca da tempo di tenere alta l’attenzione, anche attraverso la promozione di incontri e convegni sull’infermieristica di frontiera. E dal momento che gli infermieri, come professionisti sanitari, riescono a dare risposte in tempo reale di fronte alle crisi e alle catastrofi umanitarie continua la collaborazione del Collegio con diverse organizzazioni non governative.
Fonte: Ufficio Stampa IPASVI Firenze
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