Un blitz dei Carabinieri del Nas ha portato alla luce un’illecita consuetudine di alcuni professionisti sanitari operanti nel reparto di Emofilia del Policlinico di Bari
Secondo quanto denunciato da un coordinatore infermieristico, alcuni infermieri avrebbero avuto l’abitudine di effettuare prelievi extra a pagamento per arrotondare il magro stipendio da dipendente pubblico.
La prestazione, come è possibile apprendere dal video, viene erogata su pagamento della cifra di 20€ in nero da dare direttamente all’infermiere.
I professionisti si recavano addirittura a casa del paziente, al di fuori dell’orario di lavoro e, dietro compenso economico, effettuavano la raccolta del campione ematico garantendo la massima rapidità nell’elaborazione del referto.
Carabinieri e Finanzieri hanno effettuato perquisizioni a tappeto in reparto durante le prime ore del mattino, prima che il personale arrivasse in reparto.
Anche le abitazioni di almeno sei infermieri sarebbero state perquisite all’interno delle quali sono state rinvenute e sequestrate numerose provette, aghi e siringhe utilizzate per i prelievi ematici.
L’indottrinamento verso i futuri infermieri perorato dalle università, il più delle volte rende il professionista complice e connivente di un sistema corrotto.
Nonostante ciò, un coordinatore infermieristico ha avuto il coraggio di rompere il muro dell’omertà che da anni permetteva ad un gruppo di infermieri di andare contro la legge, denunciando questi professionisti.
Simone Gussoni
Fonti: Il Quotidiano Italiano
Video: Il Quotidiano Italiano
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