La testimonianza riportata da Nicole è stata condivisa da molti altri infermieri. Spesso studenti che al liceo conseguivano risultati piuttosto scadenti sono rinati frequentando successivamente il corso di laurea in Infermieristica.
Riportiamo di seguito l’intervista rilasciata da Nicole C., laureanda in infermieristica.
“Avevo 10 e lode nell’odiare il Liceo. Certo, questo accadeva in passato.
Sono sempre stata mediocre, sia alle scuole medie che alle superiori. Non sono mai stata la prima della classe ne tanto meno considerata brillante.
Avrei potuto esserlo, ma decisi di non eccellere. Per quale motivo? Perché non mi interessava l’indirizzo scelto. Non mi interessava apprendere nozioni riguardanti Shakespeare o altri scrittori ne tanto meno sapere in quale modo A+B sarebbero diventate uguali a C.
Terminato il liceo ho intrapreso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Avevo ancora la mentalità da scolara mediocre e l’intero corso era organizzato in maniera similare ad un liceo. Ma qualcosa è cambiato.
Mi piace affermare di avere incontrato l’Infermieristica ma, onestamente, credo che l’infermieristica abbia trovato me.
Dopo aver superato il test di ammissione mi sono subito sentita diversa. Ho realmente apprezzato, per la prima volta nella mia vita i lavori di gruppo. Mi sono divertita nel sostenere esami e leggere libri di testo.
Ciò che la mia mente è riuscita a fare in una situazione di interesse è stato incredibilmente strano. È stato come se i miei neuroni si fossero accesi per la prima volta permettendomi di essere intelligente e di diventare la prima della classe.
La mediocrità non era più sufficiente per me. Ho iniziato a farmi domande cercando di spingermi a superare i miei limiti.”
Qual è la morale di questa vicenda?
Il cervello umano può diventare infinito quando viene stimolato nella maniera giusta.
Ringraziamo Nicole C. per la testimonianza augurandole di potersi laureare con un’ottima votazione e di riuscire ad avere accesso nel mondo del lavoro.
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