L’Agenzia interinale alla quale si è affidata l’Azienda ospedaliera lucana per sopperire alle carenze di organico durante il periodo estivo, assicura che gli infermieri saranno pagati secondo la legge e i contratti di sanità pubblica.
Ma poi accusa il nostro giornale di aver pubblicato un documento privato: la proposta commerciale, però, è parte integrante della delibera del direttore generale
POTENZA – Domandare è lecito, rispondere è cortesia: un vecchio adagio che ci permettiamo di riproporre all’amministratore delegato della Tempor, il dottor Gordiani, agenzia interinale alla quale si è affidato l’ospedale “San Carlo” di Potenza per reclutare personale infermieristico durante il periodo estivo.
Il nostro giornale, con un articolo dedicato a questa vicenda (VEDI), si è permesso di porre una domanda, a seguito di un ragionamento: se gli infermieri impiegati all’azienda “San Carlo” costeranno 22,20 euro all’ora per un esborso totale di euro 38.534,40 quanti di questi euro rimarranno in tasca agli infermieri?
Probabile che il quesito sia stato mal posto e allora proviamo a leggerlo da un’altra prospettiva: quale sarà l’eventuale margine di guadagno per l’agenzia interinale Tempor?
Ma torniamo alla nostra domanda e a quanti euro sarebbero rimasti in tasca agli infermieri.
La Tempor, attraverso l’amministratore delegato, legittimamente ci ha risposto evidenziando che “assicura al proprio personale tutti i trattamenti economici, normativi e previdenziali previsti dalle disposizioni di legge. Ergo agli infermieri, regolarmente assunti, andranno tutti gli euro che la legge e i contratti (Sanità pubblica) prevedono spettanti”.
Risposta rassicurante che accogliamo ben volentieri non senza evidenziare che quella parte di replica dell’amministratore delegato della Tempor e anticipata da una precisazione che, per certi aspetti, offende il nostro giornale.
Infatti prima di quel chiarimento si legge che “la Tempor Spa è Agenzia autorizzata dal Ministero del Lavoro, opera sul mercato da 20 anni e da diciotto a Potenza. La Tempor non è una cooperativa o un’associazione a delinquere”.
E chi mai avrebbe affermato questo? Né tantomeno abbiamo denigrato il lavoro e la professionalità della Tempor. Ci siamo permessi solo di rivolgere una domanda alla quale sarebbe bastato rispondere in maniera cortese. Invece nella sua risposta la Tempor va oltre e ci accusa di aver violato il diritto alla privacy, avendo pubblicato un documento riservato della stessa agenzia interinale inviato all’azienda “San Carlo” (VEDI).
Eppure quel documento, protocollato il 2 agosto scorso, è tra gli allegati della deliberazione del direttore generale dell’azienda “San Carlo” n.2017/00585 del 4 agosto scorso, con oggetto “Criticità personale infermieristico: provvedimenti urgenti”. Al punto 2 della delibera si legge espressamente “di affidare, per gli effetti, alla ditta Tempor S.p.a. con sede a Potenza, (omissis) la fornitura di cui al punto precedente, alle condizioni di cui alla proposta commerciale del 2 agosto 2017, allegata al presente provvedimento per farne parte integrale e sostanziale”.
Deliberazione pubblica all’albo pretorio informatico dell’Azienda ospedaliera “San Carlo” e quindi visibile a tutti.
Per questo restiamo basiti dall’accusa, che ci rivolge la Tempor, di aver violato la privacy e di aver reso pubblico un documento (la proposta commerciale n.d.r.) che è allegata alla deliberazione del direttore generale.
Il nostro giornale ha solo riportato i fatti e a questi ci ha aggiunto una propria considerazione sotto forma di domanda. Sarebbe bastata una semplice risposta, per scacciare tutti i dubbi.
Salvatore Petrarolo
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