La piattaforma online denominata “Obiezione Respinta” ha denunciato la realizzazione, stampa e distribizione di migliaia di volantini anti aborto contenenti immagini davvero impressionanti all’interno dei reparti dell’ospedale Villa Scassi di Genova ed in particolare in quello di Ginecologia.
Il sito segnala, attraverso una mappa costantemente aggiornata, nosocomi, consultori e farmacie nei quali viene praticata l’obiezione di coscienza e quelli, invece nei quali è possibile trovare personale sanitario in grado di garantire tale prestazione sanataria.
I volantini, firmati dal Comitato No194, accusano medici e infermieri abortisti, i quali sarebbero colpevoli di intascare soldi pubblici per ogni aborto praticato.
Il contributo ipotizzato sarebbe di circa 5000 euro per ogni interruzione di gravidanza.
Le strampalate affermazioni non sono piaciute a Gianni Pastorino, capogruppo di Rete a Sinistra in Regione Liguria.
«Siamo venuti a conoscenza di volantini con immagini scioccanti e inappropriate. Ancora più gravi le affermazioni secondo le quali i soldi pubblici spesi per ciascun aborto verrebbero “intascati da medici e infermieri abortisti”. A nostro giudizio ci sono tutti gli estremi per chiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria nei confronti di chi stampa e diffonde questi volantini».
Anche l’Asl3 ha commentato l’accaduto attraverso una nota nella quale ha spiegato di non aver autorizzato alcuna distribuzione di volantini. È stato ribadito anche come nessun medico ne tantomeno infermiere riceva denaro in cambio di aborti o della non obiezione di coscienza.
La professionalità e l’immagine del personale sanitario del nosocomio genovese sarà difesa nelle sedi adeguate. Anche l’operato dell’ospedale Villa Scassi è stato lodato, il costante servizio che offre ai cittadini sarebbe nel pieno rispetto delle leggi in vigore.
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