Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times
Giunge al nostro indirizzo mail [email protected] il lavoro di tesi sperimentale della dott.ssa Viviana Buongiorno dal titolo “Il neonato affetto da cardiopatia congenita Dotto-dipendente: implementazione di Protocollo Operativo”, laureatasi presso l’Università degli Studi di Bari “A. Moro”, nell’a.a. 2017 – 18.
…di Viviana Buongiorno
ABSTRACT
Titolo: Il neonato affetto da cardiopatia congenita dotto-dipendente: Implementazione di Protocollo Operativo.
Background: Le cardiopatie congenite dotto-dipendenti sono caratterizzate da una severa ostruzione dell’efflusso ventricolare destro o sinistro, per cui il flusso sistemico o quello polmonare dipende totalmente dalla pervietà del dotto di Botallo. Necessaria è la stabilizzazione clinica attraverso la somministrazione di prostaglandine subito dopo la nascita.
Obiettivo dello studio: Implementare un Protocollo Operativo finalizzato ad ottimizzare il trattamento assistenziale del neonato cardiopatico e fornire uno strumento lavorativo unico che consenta il controllo dell’efficacia dell’assistenza e la relativa continuità.
Metodi: Si è condotto uno studio retrospettivo su un campione di cartelle cliniche ed infermieristiche di tutte le cardiopatie che si sono verificate nell’U.T.I.N. dell’ospedale “A. Perrino” di Brindisi nel quadriennio 2013/2017, al fine di valutare l’incidenza delle patologie.
E’ stato somministrato un questionario a risposta multipla agli infermieri della stessa U.O.C. per valutare conoscenze e competenze nell’ambito assistenziale delle cardiopatie congenite. Attraverso la ricerca delle migliori evidenze scientifiche viene progettato ed implementato il Protocollo Operativo Assistenziale.
Risultati: L’analisi del campione relativo alle cardiopatie congenite del quadriennio 2013/2017 nell’ U.T.I.N. dell’ospedale “A. Perrino” ha dimostrato che la prevalenza delle cardiopatie congenite dotto-dipendenti risulta essere in maggioranza (51,83%) rispetto alle cardiopatie non dotto-dipendenti (48,13%). Da tale osservazione è emersa la necessità di approfondire gli aspetti assistenziali specifici per le cardiopatie congenite. I risultati rilevati dal questionario somministrato all’equipe infermieristica hanno dimostrato che le conoscenze dell’ambito necessitano di approfondimento ed aggiornamento e che per poter affrontare la gestione di un paziente affetto da cardiopatia congenita sarebbe necessario implementare uno strumento lavorativo che rappresenti la giusta guida nella pratica clinica. La revisione della letteratura e lo studio delle migliori evidenze scientifiche ha rappresentato la base per la progettazione ed implementazione del Protocollo specifico.
Conclusioni: L’importanza di una cardiopatia congenita per le sue caratteristiche fisiopatologiche e per i rischi clinici che ne derivano, appare un ampio fronte di azione sul quale promuovere la ricerca e lo sviluppo nell’ambito assistenziale. E’ fondamentale l’utilizzo nella pratica clinica di modelli standardizzati che facciano riferimento alle più aggiornate evidenze scientifiche, dando l’opportunità agli infermieri di migliorare l’assistenza erogata ed applicare i risultati della sperimentazione.
Parole chiave: Cardiopatie congenite, dotto-dipendenti, assistenza infermieristica, neonato affetto da cardiopatie congenite.
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