L’ex ministro della Salute ha commentato su Facebook l’episodio violento che è costato la frattura di un dito a un infermiere dell’ospedale napoletano.
L’aggressione compiuta domenica mattina dal papà di un bimbo in codice verde all’ospedale Santobono di Napoli, che ha causato la frattura di un dito a un infermiere del Pronto soccorso, non ha lasciato indifferente Giulia Grillo. L’ex ministro della Salute ha commentato l’episodio con un amaro post su Facebook, auspicando un intervento legislativo che garantisca “a chi lavora per la salute di tutti noi un livello di sicurezza degno di un Paese civile”. Di seguito il testo completo.
Quest’ultima, assurda e violenta aggressione ai danni di un infermiere dell’ospedale Santobono di Napoli riporta l’urgenza di approvare senza ulteriori ritardi la legge contro la violenza verso gli operatori della sanità. È scandaloso che non ci sia ancora una legge a oltre un anno dal mio ddl, approvato dal Consiglio dei ministri l’8 agosto 2018. In un anno di stallo le aggressioni ai lavoratori della sanità sono state decine e non accennano a diminuire.
Posso capire tutto, ma trincerarsi dietro la burocrazia serve solo a nascondere la mancanza di volontà politica. Da ministro ho richiamato pubblicamente il Parlamento ad accelerare i lavori per arrivare a un testo condiviso e garantire finalmente a chi lavora per la salute di tutti noi un livello di sicurezza degno di un Paese civile. Ora si faccia in fretta.
Manca veramente poco per completare l’iter di approvazione. Impegniamoci tutti per cambiare veramente la situazione. Gli ospedali, gli ambulatori, i pronto soccorso e qualunque luogo di cura sono un patrimonio di tutti i cittadini e il diritto alla sicurezza non viene dopo il diritto alla salute. Non aspettiamo che ci scappi il morto. Poi battersi il petto non servirà a nulla.
Sono consapevole che non è con un singolo atto che si risolve un problema così complesso. È per questo che abbiamo approvato anche le linee guida per la gestione del sovraffollamento dei pronto soccorso. Inoltre, se ci sono oltre il 50% dei codici verdi, è evidente che la presa in carico sul territorio è deficitaria, e questo è interamente da addebitare al livello di governo regionale.
Sul versante governativo avevo portato avanti sia il progetto di stabilizzazione dei precari che da anni lavorano nei pronto soccorso (assicurandone ovviamente la qualità formativa) sia l’idea di finanziare con degli incentivi il personale sanitario che lavora nei pronto soccorso e in aree disagiate. È chiaro che per fare questo ci vogliono risorse, e quindi ci vuole una volontà politica che metta la sanità in cima alla sua agenda. Cosa che mi auspico avvenga con questo nuovo Governo.
Redazione Nurse Times
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