Una lettrice ci segnala il post da lei pubblicato su Facebook e dedicato a suo marito e a tutti i colleghi in prima linea contro l’epidemia.
Caro, mio infermiere…
Non solo oggi. E non solo per il coronavirus. Ma ogni giorno dedichi te stesso al prossimo con tenerezza, con professionalità, rischiando ogni volta di portare con te non solo tante esperienze di lavoro e di vita, lacrime di gioia e di sofferenza, sorrisi, momenti condivisi, ma anche il rischio che, nonostante tutta la professionalità e l’attenzione di cui sei capace, la tua vita possa cambiare in un attimo. E nonostante questo, nulla scalfisce il tuo credo e la tua tenacia nel continuare, giorno dopo giorno, a curare con amore.
E l’abbraccio prima di ogni turno. Ogni giorno, non solo oggi, nell’emergenza globale. Proprio quell’attimo in cui ci salutiamo. Chiudo gli occhi e per un piccolo istante i miei pensieri corrono vorticosamente. E sperano che in quelle ore non accadrà nulla per cui dovremo temere. Vorrei che in quell’attimo in cui ti ho fra le mie braccia e mi sento al sicuro il tempo si fermasse. Solo per un po’. Solo per convincermi con fermezza che “anche oggi andrà tutto bene”..
E oggi, mentre ti abbraccio, mi scende una lacrima. Che furtivamente asciugo prima di rincrociare il tuo sguardo. Perché la tua famiglia, la tua casa, l’amore devono essere il tuo scudo e la tua forza per quando affronterai altre lacrime e sofferenza, altre paure e incertezze che non sempre potrai consolare.
Grazie, eroi silenziosi, che ogni giorno, non solo oggi, donate voi stessi al prossimo con devozione, amore e professionalità. Grazie, amore mio. Perché tu sei il mio eroe. #EroiSilenziosi #NonSoloOggi
Laura Rondalli
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