Riceviamo e pubblichiamo un messaggio della collega Simona Leone, in servizio all’ospedale Umberto I di Siracusa.
Ieri sera, purtroppo, anche io ho ricevo una notizia che non avrei mai voluto sentire: il risultato “positivo” del mio tampone. Come già sapete, al Pronto soccorso di Siracusa molte cose – o meglio, troppe cose – non funzionano, e quindi non sono andate come dovevano andare, mettendo a rischio, oltre ai tanti pazienti in attesa di ricevere le loro cure, in primis chi, come me, ci lavora per prestare loro le cure necessarie.
Per il momento, dei tamponi che sono stati analizzati fino a ieri, siamo in 11 i positivi del personale che lavorano al PS. E oggi aspettiamo altri risultati… Non nego che la paura non mi manca, ma sono ancora più scoraggiata perché ieri ho fatto il mio ultimo giorno di lavoro, e da oggi non potrò più prestare servizio con la mia squadra per cercare di sconfiggere questo maledetto virus che ci ha costretto a vivere e a lavorare nella paura.
Mi auguro che io e i miei colleghi possiamo tornare presto a lavorare più forti di prima, di nuovo tutti insieme. E spero anche che chi ha permesso che tutto ciò avvenisse, non dandoci da subito le giuste protezioni, abbandonandoci in questa guerra subito, senza l’armatura idonea, PAGHI! Devono pagare i “signorini” che stanno seduti comodamente in poltrona, dando ordini SBAGLIATI, lontano dai veri rischi e pericoli. Penso che abbiate capito tutti il mio stato d’animo e non aggiungo altro.
Simona Leone
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