I vertici dell’Azienda: “Un’ulteriore conferma del buon lavoro fin qui svolto da tutti gli attori del processo assistenziale da noi messo a punto”.
L’Osservatorio nazionale delle buone pratiche della sicurezza in sanità dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) ha approvato e validato sette best practice, riconosciute come modello da seguire a livello nazionale e regionale e relative ad altrettante aree tematiche sviluppate dall’Asl Napoli 3 Sud. Il “premio” si somma a quello già ottenuto il mese scorso nel campo della Programmazione e implementazione Usca itineranti-gestione domiciliare pazienti Covid-19 positivi. “Un’ulteriore conferma – affermano i vertici Asl – del buon lavoro fin qui svolto da tutti gli attori del processo assistenziale messo a punto dall’Asl Napoli 3 Sud”.
Queste le aree tematiche e le buone pratiche oggetto del riconoscimento Agenas: Riorganizzazione dei percorsi clinico assistenziali-il ruolo delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) nell’emergenza Covid 19; Comunicazione, supporto e informazione ai cittadini-informatica e telemedicina; Comunicazione, supporto e informazione ai cittadini-campagna di informazione sulle attività di risk management nei piani per la prevenzione del rischio infettivo; Formazione, affiancamento e supporto agli operatori sanitari-campagna di informazione sulle attività di risk management nei piani per la prevenzione del rischio infettivo; Soluzioni organizzative emergenziali per la gestione dei pazienti Covid o sospetti Covid-programmazione e implementazione Usca, gestione domiciliare dei pazienti Covid 19 positivi; Gestione clinica dei pazienti Covid-procedure operative di assistenza infermieristica nell’emergenza Covid 19; Soluzioni organizzative emergenziali per la gestione dei pazienti Covid o sospetti Covid-procedure operative di assistenza infermieristica nell’emergenza Covid 19.
“La nostra strategia – spiega Gennaro Sosto (foto), direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud – è guardare ai servizi sanitari non come a qualcosa di cristallizzato, ma come un sistema in continua evoluzione e aggiornamento, anche rispetto alle sfide che emergono da eventi inaspettati”.
Aggiunge il direttore sanitario dell’Asl, Gaetano D’Onofrio: “Si tratta della traduzione di metodologie concretamente applicate all’attività assistenziale, sia diretta sia di supporto, che permettono una costante rivalutazione dei processi organizzativi al fine di un miglioramento costante della qualità dell’offerta sanitaria”.
Redazione Nurse Times
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