Nessuno tocchi Ippocrate denuncia le conseguenze dell’ennesimo episodio di violenza in Campania. La professionista era stata schiaffeggiata dal figlio di un paziente deceduto.
“Raccontiamo oggi una triste conseguenza della aggressione avvenuta il 12 luglio a Lago Patria (Giugliano, Napoli, ndr) a carico della postazione 118 Varcaturo SAUT”. Comincia così il post pubblicato su Facebook dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, notoriamente impegnata nel denunciare gli episodi di violenza a danno degli operatori sanitari campani.
Il post si riferisce all’aggressione subita da una dottoressa del 118 picchiata dal figlio di un paziente. L’uomo aveva perso conoscenza e, all’arrivo dei soccorsi, la stessa dottoressa aveva applicato le manovre di rianimazione, ma purtroppo non c’era stato nulla da fare. Dopo la dichiarazione di decesso del paziente, il figlio si era scagliato contro la profssionista, schiaffeggiandola.
“Sembra infatti – prosegue il post – che la collega aggredita, in seguito alla brutalità del gesto, abbia avuto un infarto. L’amara scoperta è stata fatta quando il medico, subito dopo l’aggressione, si è recato in PS per farsi refertare per le lesioni ricevute: dalle analisi del sangue è uscita la troponina alta! La collega, il giorno dopo, è stata immediatamente sottoposta a intervento per due bypass per un’ostruzione del 75%. In definitiva, oltre a pugni e trauma costale, si aggiunge un danno permanente e una inabilità al lavoro!”
Conclude amaramente l’associazione: “UN MEDICO 118 IN MENO ALLA NAPOLI 2! Quando non rischi la vita per le botte, la rischi per altro! Facciamo il nostro più sentito in bocca al lupo alla collega. A lei auguriamo una ripresa velocissima. A noi resta l’amaro in bocca. Prima o poi qualcuno di noi ci lascerà la pelle! Forse allora ci saranno le dovute tutele?”.
Redazione Nurse Times
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