Accolto il ricorso di un infermiera di Messina contro il decreto dell’assessore alla Sanità che prevede l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale per medici e operatori sanitari in Sicilia.
Lo fa sapere lo stesso sindacato degli infermieri Nursind. Il sindacato sottolinea che «è una vittoria di civiltà, che rinosce il principio di autodeterminazione del cittadino e del lavoratore, nonché il diritto al lavoro ex art 36 cost, avverso la paventata ipotesi della sospensione temporanea del lavoro di quanti non si volessero sottoporre al vaccino».
Secondo il Nursind «la vittoria è tanto più importante dopo la recente pronuncia del TAR Palermo, anch’esso adito da alcuni infermieri nostri iscritti, che ha sostenuto che nella fattispecie trattasi di diritti inviolabili della persona umana, che non possono essere affievoliti da un atto amministrativo».
L’assessorato alla Salute in occasione della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020/2021 aveva introdotto l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale per i Medici e personale sanitario, sociosanitario di assistenza, operatori di servizio di strutture di assistenza, anche se volontario. La mancata vaccinazione, non giustificabile da ragioni di tipo medico, comporta l’inidoneità temporanea, per tutto il periodo della campagna, allo svolgimento della mansione lavorativa.
Nella sua tesi difensiva contro la ricorrente, l’assessorato alla Salute ha sottolineato che la disposizione sul vaccino è «una vera e propria misura di civiltà che la Regione, secondo il dettato di cui all’art. 32 della Costituzione, per motivi di equità e di universalità aveva inteso offrire gratuitamente alla collettività, nell’evidente intento di salvaguardare la salute pubblica e di ridurre le conseguenze della pandemia». Ma il Giudice del Lavoro Rosa Bonazinga (riporta insanitas.it) ha sottolineato che «la normativa volta a contrastare la diffusione del covid 19 non ha introdotto un obbligo vaccinale per il personale sanitario il cui mancato assolvimento determina inidoneità al lavoro».
Sospese, quindi, la nota prot. n. 1027/20 del 28 settembre 2020 e la nota prot. n. 1296/20 del Direttore UO Igiene Ospedaliera dell’Azienda Universitaria Policlinico “G. Martino” di Messina.
Una situazione analoga per quel che riguarda l’obbligo di vaccinazione si sta verificando in Puglia. Gli Ordini degli Infermieri di Bari, Bat e Brindisi a loro volta hanno ribadito che non sono contrari alle indicazioni della Regione Puglia sulla profilassi vaccinale per gli operatori sanitari, ma contestano e definiscono inaccettabile il metodo utilizzato per obbligare gli infermieri alle vaccinazioni: non c’è nessun obbligo e non si possono sanzionare quelli che rifiutano la vaccinazione.
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