Lo afferma Tim Spector, esperto della Zoe Covid Symptom, sottolinenado come i sintomi del ceppo indiano siano diversi da quelli titpici dell’infezione da Sars-CoV-2.
Mal di testa, tosse e naso che cola. Si presenta così la variante Delta (indiana) del coronavirus, che sta mettendo a rischio l’uscita del Regno Unito dall’emergenza pandemica. “I sintomi nei giovani sono più simili a un brutto raffreddore”, afferma Tim Spector, esperto della Zoe Covid Symptom, la piattaforma no-profit lanciata nel 2020 insieme all’applicazione per il supporto alla ricerca sul Covid-19. I classici sintomi dell’infezione da Sars-CoV-2, ossia febbre e perdita di olfatto e gusto, invece, “sembrano meno diffusi”.
L’analisi dell’esperto è stata effettuata sulle migliaia di persone registrate sull’app Zoe. “Dall’inizio di maggio abbiamo analizzato i sintomi più diffusi tra chi è stato contagiato dalla variante delta, e non sono uguali a quelli di prima – osserva –. La febbre rimane abbastanza comune, ma la perdita dell’olfatto non compare più tra i primi dieci sintomi. La variante Delta funziona in modo leggermente diverso, e questo può creare problemi. Le persone, infatti, potrebbero pensare di avere un raffreddore e continuare una vita normale, diffondendo il virus. Riteniamo che questo nuovo aspetto stia alimentando il problema”.
Redazione NurseTimes
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