Una dottoressa ha dichiarato di aver somministrato la prima dose di siero anti-Covid a 17 persone. In realtà, pare che abbia buttato via il contenuto delle fiale.
All’hub di Lurate Caccivio (Como) un medico di medicina generale, autorizzato dall’Ats Insubria a vaccinare contro il coronavirus alcuni suoi pazienti, avrebbe simulato la somministrazione ai no vax per consentire loro di ottenere il Green Pass. Invece di iniettare il contenuto delle fiale, quindi, lo avrebbe buttato via.
A denunciare il presunto illecito è stato Gianni Clerici, rappresentante legale della Cooperativa Medici Insubria: «Un’amministrativa che registra le vaccinazioni aveva il sospetto che una dottoresa, che non fa parte della Cooperativa, ma è stata autorizzata dall’Ats a vaccinare nell’hub di Lurate 17 suoi pazienti, facesse vaccinazioni simulate. Sono intervenuto rapidamente, abbiamo sospeso le iniezioni di quella dottoressa e ho segnalato la situazione alle forze dell’ordine. In quel momento erano stati vaccinati i primi pazienti della dottoressa in questione. Ho chiesto agli altri di effettuare l’iniezione da me o da un altro medico del centro, ma si sono rifiutati e sono andati via».
La dottoressa aveva già somministrato la prima dose agli stessi 17 pazienti, o almeno così aveva dichiarato. E già allora erano emersi i primi sospetti. «Ha chiesto di poter fare lei le iniezioni dicendo che solo così i suoi pazienti reticenti si sarebbero fatti iniettare il farmaco – ha spiegato Clerici –. Saranno fatti tutti gli accertamenti necessari».
Redazione Nurse Times
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