Grazie al sangue freddo del professionista di passaggio, la partoriente ha dato alla luce un maschietto che aveva fretta di nascere. Mamma e bimbo, trasportati all’ospedale di Negrar dopo l’arrivo dei soccorsi, stanno bene.
Si stava recando all’ospedale di Negrar (Verona) per partorire, ma non ha fatto in tempo ad arrivare perché il bimbo aveva fretta di nascere. Tanto che il marito ha dovuto parcheggiare l’auto a Pedemonte (Vicenza) e chiedere aiuto: la moglie era già sdraiata sui sedili posteriori in posizione, in quanto il parto era in corso e si vedeva già emergere la testolina del nascituro.
Fortuna ha voluto che proprio in quel momento transitasse da lì un infermiere, che ha preso in mano la situazione e assistito la donna col contributo di altri passanti. Il piccolo, un maschietto, è così venuto al mondo per strada e sta bene, così come la sua mamma. Dopo l’arrivo dei soccorsi, chiamati dallo stesso infermiere, entrambi sono stati trasportati al Negrar dai sanitari del 118.
“È stato come in un film, con la gente che usciva di casa e sui balconi a vedere cosa stesse succedendo e con i genitori dei bimbi dell’asilo pronti a darmi una mano – ha raccontato l’infermiere al quotidiano l’Arena –. Un’altra mamma, infermiera come me, ha assistito al parto. Un’altra è corsa a procurarci guanti sterili e asciugamani. Una terza si è piazzata all’incrocio per accogliere l’ambulanza”.
E ancora: “Nonostante la concitazione, tutto si è svolto nel migliore dei modi. Ho adagiato il neonato sul ventre della donna. Mamma e piccolo, un bel maschietto, stavano bene. Abbiamo anche reciso il cordone e, dopo l’arrivo dell’ambulanza, sono stati portati in ospedale. Il papà, che inizialmente era nel panico e nella disperazione più totali, scoppiava di gioia e non sapeva più come ringraziarmi“.
Redazione Nurse Times
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