L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha riscontrato diverse irregolarità riguardanti l’affidamento dei turni medici a gettone negli ospedali di Polistena e Locri.
Anomalie e criticità nella gestione dei medici a gettone da parte dell’Asp Reggio Calabria. Verbali non motivati per giustificare la somma urgenza. Dichiarazioni dell’Azienda sanitaria calabra non conformi a quanto dichiarato e documentato dalla società affidataria. Mancanza di controlli sulla regolare esecuzione del servizio.
Sono queste le tante irregolarità nell’affidamento dei turni medici di Anestesia, Rianimazione, Pronto soccorso ed emergenza degli ospedali di Polistena e Locri, riscontrate dall’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) con delibera n. 137 del 4 aprile 2023.
I motivi della vigilanza Anac
La vigilanza Anac fa seguito alla decisione dell’Autorità, nel novembre 2022, di intervenire presso il ministero della Sanità per sollecitare un intervento o un tavolo tecnico comune in merito alla gestione del medici a gettone, esplosa in tutta Italia con elevato costo dei servizi, inadeguatezza del servizio offerto, scarsa affidabilità e sicurezza, e un far west di contratti, di durata breve e elusione di qualsiasi norma di programmazione e rispetto dei principi di concorrenza.
Con un verbale di somma urgenza datato 5 agosto 2022, caratterizzato secondo Anac “da profili di anomalia e criticità”, l’Asp Reggio Calabria assegnava alla società GAP Stp arl di Pisa la copertura di 196 turni complessivi di 12 ore ciascuno di medico anestesista e di 170 turni da 12 ore ciascuno di medico di medicina d’urgenza, da destinare agli ospedali di Polistena e di Locri.
Il verbale indicava 30 giorni come limite temporale e un importo di spesa di 628.200 euro. La tariffa oraria del medico anestesista era pari a 150 euro per 12 ore di servizio, più altri 800 per 12 ore di reperibilità. Quella del medico d’urgenza era di 135 euro l’ora per 12 ore di servizio, più 800 euro per 12 ore di reperibilità.
La contestazione di Anac
Anac ha contestato che la somma urgenza deliberata dall’Asp Reggio Calabria non era motivata né giustificata in base ai presupposti richiesti per legge. L’Azienda si è giustificata dicendo che una gara precedente era andata deserta, ma a giustificazione di ciò non ha portato alcun documento. Né vi è traccia di verbali o di atti.
Le dichiarazioni della Asp Reggio Calabria circa la durata e l’entità del servizio in concreto svolto non risultano conformi a quanto dichiarato e documentato nel corso dell’istruttoria dalla società affidataria. All’inizio si trattava di 30 giorni, come indicato dal Codice degli appalti per gli affidamenti “di somma urgenza”. In realtà la ditta incaricata di fornire i medici a gettone ha dichiarato presenze negli ospedali calabresi fino al mese di ottobre 2022. Di questo, nessuna documentazione è stata fornita dall’Azienda sanitaria calabra.
Dall’indagine Anac, è emerso poi che non vi sono evidenze documentali in merito a un’adeguata attività di controllo da parte della Asp Reggio Calabria sulla conformità e sulla regolare esecuzione del servizio. Né vi è alcuna documentazione che possa attestare i controlli effettuati sul corretto svolgimento da parte della ditta esterna delle prestazioni affidate.
L’unico elemento indicato da parte della Asp è la dicitura “a seguito di regolare accertamento dell’esecuzione delle prestazioni affidate ed eseguite come da protocollo si autorizza alla liquidazione”, contenuta nei moduli di attestazione delle presenze e nella rendicontazione fornita dalla GAP. Di certo non sufficiente a sostituire la documentazione e ad attestare un’adeguata attività di controllo da parte della Azienda sanitaria.
Redazione Nurse Times
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