Professione infermiere: verso l’autonomia e l’ampliamento delle responsabilità.
Willis una soluzione di valore.
La Corte di Cassazione ha recentemente stabilito che l’infermiere ha il dovere di somministrare il farmaco al paziente in maniera non meramente esecutiva e meccanicistica, ma in forma collaborativa con il personale medico e con senso critico diretto non a sindacare l’efficacia della terapia farmacologica prescritta, di competenza esclusiva del medico, ma a richiamarne l’attenzione su eventuali errori percepiti o percepibili e a condividerne gli eventuali dubbi sulla congruità o la pertinenza della terapia stabilita.
In applicazione di tale principio la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di condanna per omicidio colposo dell’infermiere, con funzioni di caposala, il quale aveva somministrato al paziente un farmaco benché fosse a conoscenza per ragioni di servizio della sua chiara incompatibilità con l’allergia del paziente. (Cass. pen. 2192/2015).
Questa sentenza s’inscrive sul solco di un percorso normativo e giurisprudenziale volto a valorizzare l’autonomia dell’infermiere affrancandolo da una funzione esclusivamente ausiliaria di mero esecutore delle direttive impartite dal personale medico, andando a definire un profilo professionale sanitario autonomo con funzione di collaborazione con il personale medico.
Seguici nei prossimi mesi!!
La Regione Lazio, gli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) e degli infermieri…
FIALS - Chiediamo massima attenzione da parte del Governo e delle Regioni affinché questo contratto…
Salute, trattative rinnovo CCNL Sanità. Senza risorse aggiuntive nessun cambio di rotta. E’ ancora una…
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Opi Trento. Opi Trento condanna con fermezza le…
Nel seguente comunicato stampa la posizione di Marco Ceccarelli, segretario nazionale del sindacato Coina, e…
L'Asl Napoli 3 Sud ha indetto un avviso pubblico di mobilità intraregionale ed extraregionale, per…
Leave a Comment