Tirata d’orecchie della Federazione per la bagarre elettorale in alcuni Collegi: “Danneggiata l’immagine degli infermieri”

La presidente Barbara Mangiacavalli stigmatizza i diversi episodi accaduti durante le elezioni da nord a sud dell’Italia. E su quanto accaduto a Milano annuncia: “Stiamo assumendo le informazioni necessarie”

 

ROMA – “Come Federazione stigmatizziamo i diversi episodi incresciosi accaduti durante il rinnovo di alcuni Consigli direttivi provinciali: l’immagine della professione in questo modo è lesa prima di tutto dagli infermieri che, spesso, dimenticano le regole dettate dallo stesso Codice deontologico, quando afferma che l’infermiere collabora con i colleghi e gli altri operatori di cui riconosce e valorizza lo specifico apporto all’interno dell’équipe e che l’infermiere tutela la dignità propria e dei colleghi, attraverso comportamenti ispirati al rispetto e alla solidarietà”.

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Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, interviene dal punto di vista deontologico professionale sui fatti e sui comportamenti – quasi di cronaca – che in questi ultimi mesi hanno caratterizzato il rinnovo dei vertici di alcuni Collegi, da nord a sud dell’Italia.

E stigmatizza anche il “botta e risposta” delle varie fazioni che si alternano su testate specializzate in sanità gli uni contro gli altri, ledendo fortemente anche la democrazia elettorale e professionale dei Collegi e degli infermieri stessi.

La convinzione preliminare – continua – è relativa alla vetusta normativa elettorale, che ci auguriamo in via di superamento definitivo grazie anche al Ddl Lorenzin in dirittura d’arrivo alla camera, sempreché non si voglia ancora una volta frenarlo come accaduto negli ultimi dieci anni. Una normativa elettorale che oggi non permette la pluralità e l’indipendenza dei seggi elettorali causando problemi rilevanti al funzionamento del sistema democratico”.

Mangiacavalli ricorda che i Collegi provinciali, come anche la Federazione, sono enti pubblici non economici espressamente regolamentati da un’apposita normativa (anche se vetusta, appunto) che in quanto pubbliche amministrazioni sono obbligati a rispettare.

Nel suo intervento la presidente della Federazione nazionale ricorda i passaggi legislativi che regolano le elezioni dei Collegi: alla prima convocazione devo aver votato almeno un terzo degli iscritti, in seconda non meno di un decimo degli stessi.

Ed è stata di recente la Commissione esercenti le professioni sanitarie (CCEPS) ad evidenziare che “la disposizione va interpretata nel senso che il quorum minimo è comunque il 10% degli iscritti e che i voti espressi da tale percentuale di iscritti devono essere in ogni caso non inferiori al doppio dei componenti del Consiglio”.

Questo significa – sottolinea ancora la presidente Ipasviche il presidente del seggio elettorale, che per legge è il presidente uscente, una volta constatato, alla fine delle operazioni elettorali, che non si sia raggiunto il 10% dei votanti, prenda atto del mancato raggiungimento del quorum, dichiarando l’invalidità delle elezioni, e si attivi per una nuova convocazione”.

Né può la Federazione, ricorda la Mangiacavalli

, compiere atti specifici nei confronti dei Collegi a proposito della procedure elettorale: il ricorso contro le elezioni lo possono presentare solo gli iscritti entro trenta giorni dalla proclamazione dei risultati delle elezioni.

Vi è comunque – aggiunge – da parte di alcuni Collegi, da sempre, una prassi di segno contrario seguita costantemente che rifacendosi a più antiche interpretazioni della CCEPS, Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie, procede lo stesso allo scrutinio proclamando gli eletti.

La Federazione – prosegue – non entra nel merito di questioni che devono essere risolte, se del caso, innanzi alla Commissione Centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, ma si preoccupa che sia comunque garantito il sistema democratico necessario perché gli infermieri iscritti abbiamo comunque adeguata rappresentanza”.

 

Barbara Mangiacavalli è intervenuta sul clima incandescente registrato in diverse elezioni dei Collegi provinciali Ipasvi

E per questo per dovere di chiarezza normativa la Federazione interviene in particolare su quanto accaduto in occasione delle elezioni presso il Collegio interprovinciale di Milano, Lodi, Monza e Brianza.

Agli atti della Federazione risulta che il Collegio di Milano, Lodi, Monza e Brianza ha sempre seguito una precedente interpretazione corredandola di un parere di un noto studio legale rispondendo a una nota di richiamo della precedente presidenza della Federazione del 20 ottobre 2014.

A suo tempo la proclamazione degli eletti avvenuta nonostante il mancato raggiungimento del quorum (il riferimento è alle elezioni del 2014) viene fortemente difesa richiamando i principi costituzionali della ragionevolezza e del buon andamento della pubblica amministrazione. Proprio perché la Federazione non è legittimata ad intervenire, anche in quel frangente non ci furono ulteriori interventi.

Nelle elezioni svolte nei giorni 1, 2 e 3 dicembre 2017 – prosegue la presidente Ipasvi – sembra essersi proceduto allo scrutinio nonostante il mancato raggiungimento del quorum ma poi si sono dichiarate invalide le elezioni per mancato raggiungimento dello spesso”.

Secondo la Mangiacavalli e l’interpretazione che del fatto danno gli organismi legali della Federazione nazionale, sicuramente l’avere proceduto allo spoglio senza la relativa proclamazione getta ombre sulla regolarità della competizione elettorale stessa e sulla imparzialità del presidente del seggio, di contro il mancato raggiungimento del quorum è di fatto motivo di annullamento delle procedure elettorali.

La Federazione quindi – conclude – non può che stigmatizzare i comportamenti da parte di tutti gli attori e ricordare che le elezioni rappresentamento un momento importante nella vita dei Collegi perché chi sceglie, tramite il voto, sta scegliendo una leadership a cui affidare il compito di tutela e crescita della professione tutta”.

La Federazione sta assumendo, comunque, le dovute informazioni per attivare eventuali passi successivi nel rispetto della normativa vigente.

Redazione Nurse Times

Salvatore Petrarolo

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Salvatore Petrarolo

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