”In un momento delicato e difficile come quello vissuto di emergenza COVID19 è stato fondamentale l’apporto umano e professionale messo in campo dagli Infermieri e dalle altre professioni sanitarie.
La competenza nella presa in carico di nuovi bisogni, la flessibilità nel mettersi a disposizione con immediatezza al di là dei limiti ordinari e l’eticità nel garantire risposte in momenti particolarmente difficili per le persone assistite ed i familiari hanno messo in luce, ancora una volta, i professionisti direttamente coinvolti nell’assistenza diretta ma anche i “registi”, coloro che a livello organizzativo hanno garantito continuità e risposte nuove, efficaci ed efficienti e una costante attenzione alla sicurezza dei colleghi impegnati in prima linea.
Lo hanno fatto con un senso del dovere, non scontato, impegnandosi quotidianamente per giorni e mesi, ininterrottamente, guidati da valori deontologici tipici delle professioni infermieristiche e sanitarie.
Sono stati presenti e parte attiva in rete ed in team multi professionali e interdisciplinari, fortemente integrati nelle unità di crisi a livello regionale e locale affiancando le Direzioni strategiche, Sanitarie e Dipartimentali nella presa di decisioni e nelle scelte di riorganizzazione e definizione di nuovi percorsi. Queste scelte, come si è ampiamente dimostrato, hanno fatto la differenza. Hanno reso le organizzazioni più “resilienti”.
Oggi stanno affrontando la complessa fase 2 di ripartenza delle attività assistenziali e di cura ordinarie delle ASL e degli Ospedali e partecipano attivamente alla definizione dei Piani per affrontare e contenere nuove possibili emergenze preannunciate dalle società scientifiche internazionali. Il loro ruolo è insostituibile e necessario.
Hanno e stanno dimostrato, ancora una volta, la peculiarità della funzione all’interno delle Aziende Sanitarie Locali o Ospedaliere che si connota di una trasversalità unica e necessaria.
Riteniamo fondamentale che sia da affiancare ad un serio investimento sulle figure di Dirigenza Infermieristica e delle Professioni sanitarie che devono essere presenti ai vari livelli organizzativi e professionali e ritenute valore e risorsa del Sistema.
E’ stata data chiara evidenza delle capacità di risposta in situazione emergenziale partendo da situazioni organizzative e di “ staffing critiche”. La presenza stabile di una Direzione delle professioni Infermieristiche e Sanitarie è in grado di incidere sulla qualità delle cure erogate, sullo sviluppo professionale e sul clima organizzativo, elemento fondamentale per l’affiatamento e l’integrazione dei team di cura.
L’Italia e il suo Servizio Sanitario Nazionale ha bisogno di Dirigenti delle Professioni Infermieristiche e Sanitarie stabilmente assunti all’interno del sistema sanitario pubblico e privato. Ad oggi i Dirigenti delle Professioni Sanitarie sono circa 400 su tutto il territorio nazionale.
Con questi numeri non si garantisce il corretto funzionamento di queste strutture. Oggi vengono prevalentemente ricoperti i ruoli di Direttore o Responsabile delle strutture di Direzione Infermieristica e delle professioni Sanitarie.
La Società Italiana tecnico scientifica per la Direzione e il Management delle Professioni Infermieristiche si rende fin d’ora disponibile a contribuire allo sviluppo di Linee di indirizzo Nazionali utili a definire e/o consolidare il ruolo di governo delle Direzioni delle professioni Infermieristiche e delle Direzioni delle Professioni Sanitarie (D.P.S.).
In particolare, per le D.P.S. società scientifica intende aprire un confronto ed una proficua collaborazione con le altre professioni sanitarie per integrare e valorizzare il loro contributo all’interno del sistema organizzativo e del processo strategico della Direzione delle Professioni Sanitarie in una logica di integrazione e di multi professionalità nelle risposte socio-sanitarie da garantire ai cittadini. Dovrà essere messa in evidenza la fondamentale alleanza con le professioni mediche e i farmacisti, in un’ottica nuova ed innovativa, unica strada per riformare sostanzialmente il Nostro Servizio Socio Sanitario”.
Redazione Nurse Times
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