Le tracine vivono esclusivamente in mare, in particolare su fondali sabbiosi e/o fangosi, abitualmente entro i 30 metri di profondità, anche se sono state segnalate a profondità maggiori, sino a 150 metri. Sul fondo del mare le tracine si mimetizzano perfettamente ed è molto difficile individuarle dalla superficie, anche in acque poco profonde.
Il pericolo si nasconde nelle spine dorsali (da 5 a 7) del pesce che sono robuste e velenose; in condizioni di riposo sono abbassate, ma vengono erette appena la tracina si sente disturbata (ad esempio dall’avvicinarsi di bagnanti) o quando caccia le prede. Le spine dorsali sono collegate ad un tessuto spugnoso che produce veleno.
ll veleno è ancora poco noto, ma contiene una miscela di più sostanze tossiche di natura proteica e, tra queste, la più nota è la dracotossina, una molecola molto instabile che avrebbe una azione emolitica (distrugge le cellule del sangue) ed è sensibile alla temperatura. Sono presenti anche altre sostanze come la serotonina e l’istamina, che contribuiscono alla reazione alla puntura ma provocano anche reazioni generali come il senso di panico che subentra nelle persone immediatamente dopo essere state punte.
Nella maggior parte dei casi, le persone sono punte dalle tracine alle mani e ai piedi. Il dolore è istantaneo, può durare parecchie ore ed estendersi a tutto l’arto. Nel punto di inoculazione del veleno, si evidenzia arrossamento e gonfiore ma possono comparire anche disturbi (sintomi) più generali come nausea, vomito e febbre.
Se ci si trova in acqua, è utile farsi aiutare per tornare a riva, perché il dolore è talmente forte, a volte, che rende difficile camminare (camminarci sopra, inoltre, non è consigliato perché si rischia di fare entrare ancora di più il veleno in circolazione).
Quando capita un incidente come questo è importante non farsi prendere dal panico, perché, altrimenti, si rischia di mettere in pratica soluzioni “fai da te” che non aiutano affatto a risolvere il problema, ma che al contrario potrebbero ad acuire la sintomatologia. Dopo una puntura di tracina, ad esempio:
E’ sempre consigliabile utilizzare sandali e scarpe da mare: un valido rimedio per non essere punti dalle tracine, soprattutto se abbiamo l’abitudine di fare delle lunghe camminate in acqua.
Redazione NurseTimes
Fonte: ISS blogunisalute.it
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