Puglia, il consigliere regionale Borraccino chiede chiarimenti sul concorso per Oss

Tra i requisiti per l’ammissione al concorso è richiesto il possesso dell’attestato di operatore sociosanitario, conseguito a seguito di un corso di formazione della durata minima di 1.000 ore, tale requisito rischia di escludere dal suddetto concorso (riservato, per il 50%, a personale interno) moltissimi ausiliari in servizio nel SSE che negli anni scorsi hanno partecipato ai “Corsi di Riqualificazione” per OSS, della durata di 400 ore, finanziati dalla Regione Puglia

Di seguito il comunicato che spiega le motivazioni della richiesta rivolta al direttore del Dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti.

Ho trasmesso questa mattina una Pec al direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, dott. Giancarlo Ruscitti, per sottoporgli la necessità di un chiarimento urgente relativo alla procedura selettiva per l’assunzione, nelle diverse amministrazioni sanitarie della Puglia, di ben 1.789 operatori sociosanitari.

Tra i requisiti per l’ammissione al concorso (bandito dall’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti” e pubblicato sul BURP n. 89 del 5 luglio u.s.), infatti, è richiesto il possesso dell’attestato di operatore sociosanitario, conseguito a seguito di un corso di formazione della durata minima di 1.000 ore. Bene, tale requisito rischia di escludere dal suddetto concorso (riservato, per il 50%, a personale interno) moltissimi ausiliari in servizio nel SSE che negli anni scorsi hanno partecipato ai “Corsi di Riqualificazione” per OSS, della durata di 400 ore, finanziati dalla Regione Puglia per formare il personale ausiliario alle delicate mansioni di chi deve svolgere assistenza a soggetti in condizione di fragilità.

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Molti di questi OSS, tra l’altro, hanno lavorato o lavorano presso le amministrazioni sanitarie pubbliche, senza che questa loro esperienza venga in alcun modo valorizzata, visto l’ostacolo rappresentato da quel requisito di ammissione. In sostanza si determinerebbe una ingiustificabile disparità di trattamento tra soggetti in possesso della stessa qualifica (e cioè quella di OSS) a seconda dell’anno in cui hanno svolto il corso.

Questo potrebbe comportare il rischio (in realtà già prospettato dalle molteplici segnalazioni che ho già ricevuto pubblicamente anche sulla mia pagina FB) di un significativo contenzioso dinnanzi alla giustizia amministrativa, che rischia di pregiudicare e paralizzare tutto il concorso, creando un danno a tutti i partecipanti (interni ed esterni) a una procedura selettiva che era ed è, giustamente, largamente attesa in Puglia.

Pertanto ho voluto sollecitare il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, dott. Ruscitti, affinché chiarisca questo aspetto e, eventualmente, si adoperi al fine di consentire che vengano apportate le opportune modifiche al bando, ovvero garantire, al personale interno alle strutture sanitarie pugliesi che hanno svolto il corso di riqualificazione di poter partecipare anche con le 400 ore di corso già svolto, per non determinare un contenzioso giurisdizionale che potrebbe avere effetti molto deleteri.

Abbiamo posto questo quesito sia per tutelare chi già lavora e che ha il 50% della riserva dei circa 1.800 posti, che per gli esterni (molti di loro inoccupati) che, in caso di ricorso, vedrebbero ritardata la procedura concorsuale. Quindi un chiarimento necessario e utile a entrambe le platee dei partecipanti al concorso da OSS.

Mino Borraccino

Fonte: www.tarantinitime.it

 

Redazione Nurse Times

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