Piccolo paziente chiede di riabbracciare il suo cane. S’incontrano al Fazzi in pediatria

Una bella storia da leggere e condividere: l’amore per un cane. La Pet therapy può essere importante nel percorso di cura.

Sembra la trama di un film ed, invece, è accaduto davvero proprio come quelle pellicole che emozionano e commuovono anche le persone meno sensibili. Il protagonista di questa favola a lieto fine è il piccolo Francesco, 10 anni il prossimo ottobre.  Francesco, è ricoverato dallo scorso 10 luglio a causa di un grave incidente stradale che gli ha causato un coma di 3 giorni e lo ha costretto a subire diversi interventi chirurgici per via delle numerose fratture riportate. Era da tempo che il piccolo paziente esprimeva il desiderio di poter riabbracciare il suo speciale amico a 4 zampe ma le ferree regole sanitarie imposte per la tutela dell’igiene all’interno dell’ospedale non glielo permettevano. Le uniche cose che riuscivano a strappare un sorriso a Francesco erano proprio le foto o i video di Sasha, una cucciolona Beagle di un anno e mezzo adottata appena un anno fa da una famiglia di Calimera, che per diversi motivi non poteva più averla.
È stato così che don Gianni Mattia, cappellano dell’ospedale, ieri in tarda serata ha deciso di contattare l’Assessorato alle Politiche Ambientali di Andrea Guido che già da tempo sollecitava l’avvio di una sperimentazione di Pet Therapy nel reparto pediatria del nosocomio del capoluogo barocco. Questa mattina, l’Assessore di buon’ora, si è recato di persona presso la sede ospedaliera, accompagnato da parte del suo staff e dal comandante delle Guardie Eco-Zoofile A.N.P.A.N.A., per portare il caso di Francesco all’attenzione di primario e dirigente sanitario.

L’epilogo è stato questo: per la prima volta un cane questo pomeriggio ha messo piede ufficialmente all’interno di un reparto dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Scortata dalle Guardie Eco-zoofile A.N.P.A.N.A, Sasha è andata a trovare il suo piccolo padrone.

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«Gran bella cosa sarebbe se cani e gatti potessero liberamente accedere negli ospedali per stare vicino ai propri padroni, con relative conseguenze sicuramente positive per la salute psichica dei malati. La presenza degli animali, infatti, agisce direttamente sul benessere fisico e psichico della persona malata. È un’opportunità per portare sollievo, soprattutto nei casi di lungodegenza o nelle fasi più avanzate della malattia” – ha dichiarato Andrea Guido – Avevo già chiesto al Direttore Generale dell’ASL di Lecce, Dott. Mellone, lo scorso dicembre, di valutare l’opportunità di allestire, presso la struttura ospedaliera di Lecce, una stanza, adeguatamente attrezzata, dove poter consentire il libero accesso agli animali da compagnia e il loro incontro con i proprietari ospedalizzati, ma oggi, con l’accesso di Sasha in reparto, siamo andati ben oltre”.

«Fino a poco tempo fa – ha concluso Guido – era impensabile che gli animali potessero entrare in un ospedale, anzitutto per un fattore igienico. L’esperienza vissuta oggi con Francesco, la grande emozione che il piccolo ha saputo regalarci, la gioia espressa anche da parte dei suoi genitori e i suoi sguardi pieni di riconoscenza mi hanno ridato entusiasmo nei confronti di un progetto che da oggi ho deciso di considerare un vero e proprio obiettivo del mio mandato: ufficializzare la Pet Therapy e renderla praticabile per tutti i piccoli degenti, a prescindere dalla particolarità dei casi».

Fonte: leccenews24.it

Redazione Nurse Times

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