Regionali

Opi Firenze – Pistoia ribadisce il suo no alle sospensioni evitabili 

Firenze, 18 marzo 2022 – «L’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale di Firenze e Pistoia ha avviato e prosegue una battaglia politica per chiedere di cambiare la norma che prevede di sospendere dal lavoro gli infermieri che, avendo fatto due dosi di vaccino e avendo poi contratto il Covid, non hanno potuto e non possono ancora sottoporsi alla terza dose.

Da due mesi non effettuiamo sospensioni e non procederemo a farle fino a quando non uscirà il nuovo decreto che speriamo possa chiarire come applicare la legge».

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Danilo Massai, presidente di Opi Firenze-Pistoia, ribadisce così, ancora una volta, la posizione dell’Ordine dopo le notizie diffuse in queste ore da una sigla sindacale.

«L’Ordine di Firenze e Pistoia è stato il primo a sollevare la questione – spiega Danilo Massai presidente di Opi Firenze e Pistoia – organizzando anche un evento pubblico al quale tutte le sigle sindacali sono state invitate. Un evento che, purtroppo, ha avuto scarsa partecipazione.

La lettera inviata successivamente agli iscritti aveva il solo intento di stigmatizzare proprio la scarsa partecipazione da parte di chi invece è direttamente interessato dal provvedimento. Fare fronte comune è importantissimo per dare forza alle battaglie, evitando che possano sembrare, di fronte alle istituzioni, questioni di secondaria importanza. In quest’ultimo caso, il rischio è che la norma non venga cambiata e che ci si trovi inevitabilmente e nostro malgrado a doverla applicare, essendo l’Ordine un ente sussidiario dello Stato.

Spiace la polemica del sindacato in questione, che certo non contribuisce a creare un fronte comune.

La cosa che ritengo fondamentale invece – conclude Massai – e sulla quale si dovrebbe focalizzare l’attenzione, è che le nostre sollecitazioni alla politica hanno portato alla stesura di una bozza di decreto, messa a punto appositamente per correggere le distorsioni burocratiche denunciate dall’Ordine e che si spera possa portare nelle prossime ore a una modifica della norma».

Redazione Nurse Times

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