Con lei nasce il “modello Gordon” utile per identificare come un infermiere, o qualunque altro operatore sanitario, dovrebbe comportarsi nei confronti di un paziente che ha necessità di aiuto nell’assolvere alcuni o tutti i propri bisogni fondamentali. E’ chiaro che in questo caso si parla di una assistenza paziente- centrica incentrata quindi solo ed esclusivamente sul paziente. Parliamo quindi di una assistenza fortemente personalizzata basata sulla volontà del paziente. Potremmo dire che la Gordon è proprio una teorica moderna che riprende quello che per noi dovrebbe essere pane quotidiano.
Descrive i modelli dei valori, delle convinzioni (comprese quelle spirituali) e gli obiettivi che orientano le scelte o le decisioni
TITOLO | DESCRIZIONE | Diagnosi Nanda-I 2009-2011 I collegate |
1. Modello di percezione e di gestione della salute | Descrive il modello di salute e di benessere percepito dalla persona e le modalità di gestione della salute. | Esempio: Autonegligenza, Contaminazione, Disponibilità a migliorare l’autogesione della salute, Rischio di infezione. |
2. Modello nutrizionale e metabolico | Descrive il modello di assunzione di cibo e di liquidi correlato agli indicatori del fabbisogno metabolico nei vari distretti dell’organismo. | Esempio: Allattamento al seno efficace, Compromissione della deglutizione, Deficit di sviluppo della persona adulta, Ipertermia, Nutrizione inferiore al bisogno. |
3. Modello di eliminazione | Descrive i modelli della funzione escretoria (intestino, vescica e cute). | Esempio: Compromessa eliminazione urinaria, Diarrea, Incontinenza urinaria funzionale. |
4. Modello di attività e di esercizio fisico | Descrive i modelli dell’esercizio fisico, di altre attività, del tempo libero e delle attività ricreative. | Esempio: Compromissione di scambi gassosi, Compromissione della deambulazione, Fatigue, Rischio di cadute. |
5. Modello di riposo e di sonno | Descrive i modelli di sonno, riposo e rilassamento. | Esempio: Deprivazione di sonno, Disturbo del modello del sonno, Insonnia. |
6. Modello cognitivo e percettivo | Descrive i modelli sensoriale-percettivo e cognitivo. | Esempio: Confusione mentale acuta, Disponibilità a migliorare la conoscenza, Dolore acuto. |
7. Modello di percezione dì sé-concetto di sé | Descrive il modello del concetto di sé e delle percezioni di sé della persona (per esempio, concetto di sé/valore, immagine corporea, stato delle emozioni). | Esempio: Ansia, Disponibilità a migliorare il concetto di sé, Disturbo dell’identità personale, Autostima cronicamente scarsa. |
8. Modello di ruoli e di relazioni | Descrive il modello delle relazioni e delle responsabilità correlate al ruolo della persona | Esempio: Conflitto in rapporto al ruolo genitoriale, Inefficaci prestazioni di ruolo, Isolamento sociale, Rischio di solitudine. |
9. Modello di sessualità e di riproduzione | Descrive i modelli di soddisfazione e insoddisfazione della persona correlati alla sfera della sessualità; descrive il modello riproduttivo. | Esempio: Disfunzione sessuale, Inefficacie modello di sessualità. |
10. Modello di coping e di tolleranza allo stress | Descrive il modello generale di coping della persona e l’efficacia del modello in termini di tolleranza allo stress. | Esempio: Comportamento relativo alla salute che può causare dei rischi, Coping difensivo, Coping inefficacie, Negazione inefficacie. |
11. Modello di valori e di convinzioni | Descrive i modelli dei valori, delle convinzioni (comprese quelle spirituali) e gli obiettivi che orientano le scelte o le decisioni | Esempio: Afflizione cronica, Compromissione del benessere, Compromissione della religiosità, Lutto, Lutto complicato, Sofferenza morale |
Ovviamente a seconda del numero dei modelli interessati si identifica anche l’autonomia residua del paziente. E’ inoltre anche possibile che si parli di perdita di autonomia residua momentanea, a causa di un intervento chirurgico ad esempio, oppure permanente come nel caso di pazienti con patologie neurodegenerative e ormai allettati.
Non bisogna sottovalutare inoltre che tutti questi punti non perdono di vista l’aspetto psicologico. Molto spesso infatti i pazienti anche quando devono semplicemente effettuare degli esami diagnostici e quindi senza previsione di ricovero, a seconda del modo di affrontare le situazioni, possono o meno essere in ansia. Quando ci sono queste situazioni è giusto ascoltare i pazienti, senza pressare e senza essere troppo invasivi. Bisogna cercare il giusto modo per poter aiutare a superare questo momento, evitando anche di avere eventuali complicanze proprio legate al lato psicologico (esempio di prevenzione).
Grazie a questa teorica possiamo renderci conto di come il nostro lavoro sia strettamente legato alle volontà del paziente, perché è lui il protagonista del processo di cura. Nel momento in cui si parla di una persona che è diversa da noi è necessario rendersi conto che l’assistenza si distingue dalla scelta. Si propone quello che è il da farsi, senza in nessun modo mettersi al posto del paziente, perché sarà lui (o eventualmente il caregiver o i familiari) a decidere cosa scegliere per la propria salute.
Dott.ssa Taccogna Federica
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
L'IRCCS Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani (INRCA) - Presidio di Casatenovo (Lecco)…
L'Irccs De Bellis di Castellana Grotte (Bari) ha indetto un avviso pubblico, per soli titoli,…
Sta funzionando pressoché nella totalità dei casi fin qui trattati, senza effetti collaterali significativi. E'…
La premier Giorgia Meloni, ospite di Mario Giordano su Rete4, ha ribadito l'impegno del governo…
È stato presentato a Roma il 21° Rapporto Ospedali&Salute “Reinventiamo il Servizio Sanitario. Come evitare la…
Azienda Socio-Sanitaria Territoriale Franciacorta di Chiari. Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura…
Leave a Comment