Malore in alta montagna, infermiere fuori servizio salva la vita ad un 65enne

Un barbiere 65enne in pensione è stato strappato da morte certa grazie al provvidenziale intervento di un giovane infermiere fuori servizio.

Si trovavano entrambi sulla Via Vandelli, ad oltre 1400 metri sul livello del mare. Quando il massese è crollato improvvisamente al suolo privo di sensi, Alessio Loperfido si stava riposando nel rifugio Nello Conti, dopo una lunga camminata.

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Erano quasi le dieci del mattino ed il sole era già cocente. L’anziano era a pochi metri dal rifugio, in compagnia di alcuni amici, quando improvvisamente il suo cuore ha smesso di battere.

L’infermiere ha sentito diverse persone chiedere aiuto a gran voce dal sentiero, comprendendo subito come qualcosa di grave fosse accaduto. Ha chiesto pertanto ai ragazzi che gestiscono il Nello Conti di raggiungerlo in strada con la borsa del primo soccorso ed il DAE presente nella struttura.

“Ho risalito la Via Vandelli ed ho raggiunto il Nello Conti”, racconta il giovane infermiere.

“Il rifugio riapriva questa mattina, dopo una serie di lavori. Io conosco bene uno dei ragazzi che lo ha preso in gestione. Ho sentito chiedere aiuto, l’uomo era proprio sotto la piazzola sulla quale atterra l’elisoccorso per prestare soccorso su quel versante delle Apuane. Quando mi hanno spiegato quali sintomi presentasse, ho chiesto di portare subito il DAE.”

Quando l’infermiere ha raggiunto la vittima del malore, uno dei presenti aveva già tentato di intraprendere una serie di compressioni toraciche.

“Non è stato necessario utilizzare il defibrillatore, perché l’uomo, seppur a fatica, respirava. Ma non era cosciente.”

Alessio prende in mano la situazione valutando segni di circolo e l’attività respiratoria, decidendo di adagiare il malcapitato in posizione laterale di sicurezza.

“Ho matenuto il contatto con la centrale del 118 finché da Cinquale, non è arrivato l’elisoccorso Pegaso”, giunto pochi minuti dopo la prima telefonata.

“Conosco bene il medico che era sull’elicottero”. Alessio lavora infatti nello stesso ospedale, proseguendo a prendersi cura dell’uomo, insieme al personale del 118.

Il paziente è stato intubato e stabilizzato, venendo successivamente trasferito al NOA. Le sue condizioni sono ancora critiche, ma stazionarie.

Il peggio è stato evitato grazie all’intervento del giovane infermiere, giunto pochi mesi fa dal sud dopo aver vinto un concorso pubblico.

“Non conosco l’uomo che ho assistito. Sono riuscito ad attribuirgli un’età approssimativa e chi era presente mi ha detto che ha fatto per anni il barbiere in città”.

Alessio conosce poche persone nella zona, essendosi trasferito da poco e avendo lavorato praticamente sempre durante le fasi più convulse della pandemia.

“Non sono di qui, sono di Matera. Ho fatto il concorso in Toscana e lavoro all’ospedale delle Apuane”.

Il suo reparto di medicina è stato destinato per settimane all’assistenza dei pazienti Covid positivi.

“È stato un periodo impegnativo. Dopo quello, nulla fa più paura. Sono salito sulle Alpi Apuane, che amo. Il caso ha voluto che aiutassi una persona. Ne sono felice”, conclude il professionista.

Dott. Simone Gussoni

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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