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Le criticità della proposta di legge presentata in Senato per il riordino e lo sviluppo della professione OSS

Di seguito allegato riportiamo il testo integrale del disegno di legge n 2071 presentato dalla senatrice Boldrini (PD) al Senato della Repubblica italiana, riguardante il riordino del profilo professionale e della formazione dell’operatore socio-sanitario, il quale contiene, a nostro avviso, delle criticità che creerebbero confusione, in tema di responsabilità e autonomia in ambito assistenziale, fino a configurare uno scenario di abuso della professione infermieristica, in quanto il professionista infermiere è l’unico responsabile dell’assistenza generale infermieristica, come recitato dal Decreto Ministeriale 739/94 :

“…l’infermiere è l’operatore sanitario che, in possesso del diploma di laurea abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale, è responsabile dell’assistenza generale infermieristica…”

La proposta di legge appare pertanto in numerosi punti lacunosa e poco chiara, disponibile ad interpretazioni soggettive le quali non possono essere poste alla base di un riordino professionale come quello dell’operatore socio sanitario, figura essenziale nel panorama del Sistema Sanitario Nazionale , fondamentale nel processo di cura e dell’assistenza infermieristica e di rilevanza riguardo lo svolgimento di attività della prevenzione e del contenimento delle infezioni correlate all’assistenza ospedaliera (ICA,) ,come da normativa europea e nazionale.

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Il quadro normativo che si andrebbe a delineare con l’accoglimento della proposta di legge in oggetto senza le relative e opportune correzioni e precisazioni causerebbe un “grave vulnus” sia per la professione infermieristica sia per l’operatore socio sanitario ma soprattutto per i cittadini italiani.

A nessuno è consentito lo svolgimento di attività riservate ad altre professioni, patrimonio esclusivo di esercizio professionale riconosciuto dallo Stato ed attribuito in via esclusiva ad ogni categoria lavorativa.

Tale quadro normativo esproprierebbe di significato il principio dell’ “infungibilità” professionale creando delle figure “ibride” e interscambiabili ,portando ad una confusione dei ruoli e ad un’ invasione delle rispettive sfere di autonomia e delle mansioni riservate alle diverse professioni ,con gravissime ripercussioni assistenziali ai danni dei pazienti.

In sintesi, mentre l’oss farebbe l’infermiere, l’infermiere farebbe l’oss.

Inoltre ,uno scenario siffatto andrebbe a deturpare e a svilire la professione Infermieristica, che è doveroso ricordare essere costituita da professionisti laureati,altamente specializzati, con master e laurea specialistica, ed iscritti ad un ordine professionale.

Pertanto facciamo presente alla Fnopi, ai sindacati e al Senato della Repubblica che la criticità rilevata, contenute nella proposta di legge, confligge chiaramente con il Decreto Ministeriale 739/94 che regola la professione Infermieristica e la relativa autonomia e responsabilità dell’infermiere nel processo di cura e assistenza, auspicando una pronta revisione di detto documento, affinché si possa arrivare ad un corretto e concreto riordino e sviluppo della professione dell’operatore socio sanitario senza interferire e ad invadere le sfere di autonomia proprie di altre professioni , già riconosciute ampiamente dalle normative Nazionali ed europee vigenti in materia, redatte ai fini di regolare i rapporti tra professionisti e tutelare la Salute Pubblica.

Allegato

Alfio Stiro Infermiere.

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