Riceviamo la tesi della dott.ssa Francesca Ciaffoni dal titolo “Car-T, una nuova terapia in ambito Oncoematologico: l’approccio infermieristico”
Sono numerose le tesi di laurea che arricchiscono il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale (redazione@nursetimes.org).
Nell’ambito delle terapie antitumorali una nuova frontiera è rappresentata dalle CAR-T cells, acronimo di “Chimeric Antigen Receptor T cell therapies”, ovvero “Terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico per Antigene”.
Si tratta infatti di linfociti T opportunamente modificati ex vivo con tecniche di ingegneria genetica affinché esprimano sulla membrana cellulare il recettore CAR, il quale è in grado di riconoscere uno specifico antigene tumorale. Il legame con l’antigene permette l’attivazione mirata del sistema immunitario del paziente nei confronti della neoplasia.
Gli obiettivi sono: far conoscere l’immunoterapia oncologica mediante cellule CAR-T, di assicurare che le attività di cura e gestione della catena di approvvigionamento basate sulle CAR-T, siano sempre conformi alle raccomandazioni dettate dall’EBMT e della normativa vigente, di sottoporre a un’attenta e accurata valutazione il rapporto costo-efficacia delle CAR-T.
I materali e metodi utilizzati sono: consultazione e analisi della sitografia presente in letteratura scientifica; visione diretta del materiale fornito dalla Clinica di Ematologia dell’Azienda Ospedale riuniti di Ancona di cui protocolli aziendali, moduli e scale per la valutazione clinica-assistenziale del paziente in trattamento con CAR-T cell.
I risultati: la revisione della letteratura ha messo alla luce come le CAR-T rappresentano una terapia avanzata valida ed efficace per pazienti in cui le terapie convenzionali standard hanno fallito, seppure sono da considerare le possibili complicanze.
Le conclusioni: le CAR-T permettono di ottenere remissioni complete anche in fasi di malattia molto avanzate e ad un anno dall’infusione di CAR-T, la maggior parte dei pazienti che ha ottenuto una remissione è ancora viva e libera da malattia.
Francesca Ciaffoni
Allegato
Tesi “Car-T, una nuova terapia in ambito Oncoematologico: l’approccio infermieristico”
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