Irlanda, paziente Covid lascia ospedale e muore: convinto da un no vax italiano

La triste storia del 67enne Joe McCarron fa discutere per l’intervento dell’attivista Antonio Mureddu. “Se stai qui, ti uccidono”, gli aveva detto.

Joe McCarron (a sinistra nella foto), paziente Covid 67 anni, aveva lasciato il Letterkenny University Hospital, nella contea di Donegal, Irlanda, per poi morire in seguito all’aggravarsi della malattia. Ma a far diuscutere è il fatto che sia stato incoraggiato a prendere la fatale decisione da Antonio Mureddu (a destra nella foto), ristoratore della contea di Galway, con una lunga storia di attivismo cospiratorio e di estrema destra, membro anche di gruppi che negano il coronavirus e si oppongono a cure mediche e vaccinazione.

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Il tutto è documentato in un video diffuso su internet, dove si vede il no vax aiutare McCarron a lasciare il reparto Covid contro il parere dei medici, che cercano di convincere il paziente a restare. «Se stai qui, loro ti uccidono», afferma Mureddu, sostenendo di essere venuto lì per salvarlo. Pochi giorni dopo il 67enne è stato ricoverato d’urgenza nello stesso centro per un peggioramento delle sue condizioni e a nulla è servito sottoporlo alla terapia col ventilatore polmonare.

Ex militare e sostenitore della Lega, Mureddu, come scrive l’Irish Times, ha agito con l’assistenza del Common Law Information Center

a cui è affiliato. Si tratta di un gruppo che promuove l’applicazione della legge solo in base al consenso dei singoli individui. L’attivista sostiene che sia stato lo stesso paziente a chiedere il suo intervento. Intanto la polizia irlandese ha avviato una indagine per stabilire se il codice sia stato violato.

McCarron, nato nel 1954, era un ex dj radiofonico molto noto a Dungloe, la sua città natale. La moglie Una, dopo il ritorno in ospedale, voleva scusarsi con il personale sanitario per l’accaduto, definendo «sconsiderati» coloro che hanno aiutato Joe ad andare via. «Non hanno aiutato in alcun modo il recupero del mio Joe – ha dichiarato –. Incoraggiamo tutti a seguire i giusti consigli dei medici».

Redazione Nurse Times

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