Mangiacavalli: “Lavoriamo per un nuovo modello multiprofessionale di assistenza”
Quattro osservatori e una cabina di regìa: nasce la “rete FNOPI”. Una organizzazione che assieme alle Consulte già costituite lo scorso anno per la formazione, con le Associazioni infermieristiche e con i cittadini e con il supporto dei centri di eccellenza infermieristica, del Centro studi della Federazione e degli Ordini provinciali , costituirà la colonna portante della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche nei prossimi anni su cui si baseranno scelte organizzative, professionali e politiche per la crescita e l’affermazione della professione infermieristica che rappresenta con i suoi oltre 440mila iscritti quasi la metà della forza lavoro sanitaria, pubblica e privata.
La cabina di regia è un organismo condiviso con il Comitato centrale della Federazione a cui spetterà il compito della definizione delle linee di indirizzo della “Rete FNOPI” grazie ad analisi ampie sul piano politico e professionale che poi la FNOPI e gli OPI Provinciali tradurranno con osservatori, gruppi di lavoro e tavoli tecnici in azioni necessarie e condivise per lo sviluppo della professione infermieristica.
Un vero e proprio think thank di cui fanno parte, oltre ai componenti del Comitato centrale della Federazione: Piergiovanni Bresciani, professore di ‘Psicologia del lavoro’ all’Università di Urbino e ‘Progettazione formativa’ all’Università di Bologna, esperto di ricerca e formazione; Mario Del Vecchio, affiliate Professor di Government, Health and Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management e professore Associato presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università degli Studi di Firenze; Luisa Saiani, professore Ordinario di Scienze Infermieristiche generali e cliniche all’Università di Verona, Presidente della Conferenza Nazionale dei Corsi di Laurea e Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie, componente dell’Osservatorio Nazionale per le Professioni sanitarie, revisore per la valutazione scientifica della ricerca italiana del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).
I nuovi Osservatori permanenti sono dedicati alla libera professione, a occupazione e lavoro, formazione e ricerca ed esercizio e responsabilità.
Il secondo dovrà individuare e analizzare le aree lavorative peculiari della professione infermieristica e relative tematiche di interesse professionale ed effettuare un monitoraggio continuo sull’abuso professionale.
L’Osservatorio su formazione e ricerca si occuperà delle specializzazioni infermieristiche con la revisione dei percorsi formativi e dell’infungibilità dell’infermiere, comparando le diverse realtà europee. E sarà naturalmente in stretto contatto con la Consulta della formazione.
L’Osservatorio su esercizio e responsabilità, si occuperà degli standard assistenziali, dell’operatività in altri contesti rispetto a quelli usuali, del ruolo del coordinamento come meccanismo operativo da approfondire rispetto alla gestione dei processi e delle eventuali modifiche del quadro normativo per la realizzazione degli obiettivi e dei target individuati.
Oltre a monitorare lo sviluppo delle responsabilità professionali “In questo momento – dichiara la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli – dobbiamo investire su noi stessi, per presidiare i percorsi normativi ancora migliorabili e aperti a partire dalla revisione di norme che affidano incarichi sulla base della professione e non del professionista.
Quella dell’Infermiere – prosegue – è una professione che guarda al futuro e rispetto al futuro dell’assistenza e del Servizio sanitario nazionale gli infermieri chiedono a tutti gli attori, la politica in primis, una coerente assunzione di responsabilità”.
“Crediamo in un gruppo allargato, partecipato, che lasci spazio ad autonomie di pensiero e di cultura. – spiega Mangiacavalli – Crediamo in una gestione e in un’attività, in un’assistenza basata su un approccio multidisciplinare, multi professionale ed interprofessionale, in cui sono assicurate collaborazione ed integrazione delle diverse competenze”.
“Per questo – aggiunge – sappiamo di dover essere promotori di iniziative positive, anche coraggiose se serve, ma soprattutto di un nuovo modello di assistenza che dia a ogni professionalità il suo giusto impegno e sia tutta e del tutto ed esclusivamente dalla parte dei bisogni delle persone”.
“Ecco perché – conclude – la Rete Fnopi con gli Osservatori, le Consulte, i Centri d’eccellenza e il Centro studi che ne fanno parte e che faranno da guida all’assistenza infermieristica da qui al futuro, è un percorso di orientamento che serve e fa da garanzia non solo alla professione, ma a tutti i nostri assistiti”.
Redazione NurseTimes
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