Non solo al Sacco è così ma proprio in quell’ospedale è stata da poco deliberata la dismissione del container “per la realizzazione di aree pre-triage e attesa a servizio delle aree di pronto soccorso dei presidi ospedalieri Sacco – Fatebenefratelli e Buzzi, necessari alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, citiamo letteralmente la delibera.
Installato, pronto e intonso, fino alla sua rimozione (cara, a sua volta). Fials ha chiesto alla dirigenza del Sacco perché non venisse adoperato. La risposta non c’è stata ma abbiamo la certezza che si tratti di banale, quanto drammatica, carenza di personale. Una carenza di personale, aggravata dalle sospensioni per mancato adempimento all’obbligo vaccinale ma atavica, che non viene in mente a nessuno di colmare con nuove e ormai imprescindibili assunzioni.
1. di procedere, sulla base delle indicazioni poste da parte Dott. Pietro Olivieri – DMP Sacco e la Dott.ssa Alessandra Gimigliano – DMP Fatebenefratelli, alla rimozione ed allontanamento alla data di scadenza contrattuale dei container ora installati presso i presidi ospedalieri Luigi Sacco e Fatebenefratelli;
2. di affidare alla società Operamed s.r.l, ai sensi del combinato disposto degli artt. 36 comma 2 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. ed art. 1 comma 2 lett. a) della L.120/2020, sulla base delle esigenze poste da parte della Dott.ssa Elena Parravicini – DMP Buzzi, alla società Operamed s.r.l., il noleggio dei contairner ora installati presso il p.o. Vittore Buzzi per il periodo a far data dal 01/12/2021 fino al 30/06/2022, per l’importo pari a € 19.268,68 oneri della sicurezza inclusi, oltre 22% IVA pari a € 4.239,11, per complessivi € 23.507,79.
Fials Milano area metropolitana pone due domande: ha avuto senso spendere tutto questo denaro pubblico per non utilizzare il container? E’ accettabile che a due anni dall’inizio della pandemia il pre-triage non sia stato risolto, a ridosso del picco della quarta ondata?
Mimma Sternativo, segretario Fials Milano area Metropolitana: “Lo spreco di denaro pubblico è inaccettabile sempre ma in anni così delicati è davvero troppo. Non c’è il personale per un pre-triage sicuro, viene noleggiato un container che viene smantellato senza che sia mai stato utilizzato. Il tutto come se non fosse un problema ma a ridosso del picco della quarta ondata Covid il problema c’è eccome. Aspettiamo risposte”.
Redazione Nurse Times
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