Regionali

Emilia-Romagna, incontro tra assessore Donini e Opi regionali per trovare soluzioni alla carenza di infermieri

Nei giorni scorsi Raffaele Donini, assessore regionale alla Salute dell’Emilia-Romagna, ha incontrato gli Ordini delle professioni infermieristiche per fare il punto sulla carenza di infermieri e cercare di individuare una soluzione al problema. L’obiettivo è valorizzare una professione che, soprattutto a causa di stipendi bassi e precarie condizioni di lavoro, risulta ormai poco attrattiva per i giovani. Tra le altre cose è emerso un primo impegno a istituire un tavolo regionale con i coordinatori dei corsi di laurea in infermieristica.

“Siamo soddisfatti dell’impegno condiviso con l’assessorato e finalizzato a rendere la professione infermieristica sempre più attrattiva per le nuove generazioni”, ha commentato Pietro Giurdanella, presidente del Coordinamento regionale Opi dell’Emilia-Romagna. Tra le prime azioni da mettere in campo c’è “la valorizzazione di percorsi specialistici che non solo garantiscano sempre migliori cure ai cittadini, ma consentano agli stessi infermieri di prefigurare innovativi percorsi di carriera dedicati all’ambito assistenziale”.

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Durante l’incontro sono stati condivisi con Donini alcuni obiettivi. “In primis – spiegano gli Ordini degli infermieri -, l’implementazione della figura del coordinatore regionale dei direttori assistenziali, nominati da tutte le aziende sanitarie regionali, dando seguito alla riforma sulle direzioni assistenziali di recente attivazione”.

Si è parlato inoltre del “completamento dei Cau su tutto il territorio regionale, nonché dello sviluppo della rete degli infermieri di famiglia e di comunità per dare risposta ai nuovi bisogni di salute correlati all’aumento dei pazienti cronici e fragili, esito di un costante invecchiamento della popolazione”.

A tal proposito qualche giorno fa il sindacato Snami si era lamentato, sostenendo che l’Ausl Bologna utilizzi gli infermieri per dirottare i pazienti dai pronto soccorso ai Cau. “Gli infermieri – aveva puntualizzato – sono essenziali, ma non possono essere i tuttofare”.

Redazione Nurse Times

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