Il primo trapianto di rene da donatore affetto da virus dell’HIV è stato effettuato con successo negli Stati Uniti d’America.
Nina Martinez, la donatrice, aveva contratto l’HIV da una trasfusione di sangue poco dopo la nascita. La 36enne residente ad Atlanta, che ha ricevuto l’organo ha invece voluta rimanere anonima per il momento. Entrambe le pazienti hanno superato la procedura chirurgia senza complicanze.
“Credo che per me, e per tutti quelli nelle mie condizioni, rappresenti l’occasione di dimostrare alle altre persone di essere normale proprio come loro”, spiega la Martinez. “E non credo ci sia metodo migliore per lanciare un messaggio efficace che donare un proprio organo.”
Prima del 2013, era illegale per una persona con HIV donare organi, anche qualora il ricevente avesse anch’esso il virus. Grazie all’HIV Organ Policy Equity Act (HOPE) è ora possibile includere tra i potenziali donatori anche soggetti che presentino tale condizione.
”Ho voluto fare la differenza per qualcuno, trovandomi ancora in vita”, ha raccontato Nina a Fox 5. “Ho voluto essere una donatrice vivente di un rene.”
L’HIV ed alcuni trattamenti correlati alla patologia possono danneggiare le reni, pertanto diventare un donatore vivente non è esente da rischi. Ma la Martinez, che gode di buone condizioni di salute, non si è fatta spaventare dalle possibili complicanze.
La ragazza ha spiegato come, sebbene abbia contratto l’HIV poco dopo essere venuta al mondo, senza quella trasfusione infetta non avrebbe potuto sopravvivere.
“Appena nata ho avuto bisogno di quel sangue per vivere, ora qualcun altro ha bisogno del mio rene”, racconta. “Quindi, per me, questo gesto rappresenta la chiusura del cerchio”.
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