Nella giornata di ieri, giovedì 6 maggio, il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando l’emendamento interamente sostitutivo del ddl n. 2144, di conversione del decreto legge Sostegni.
Viene confermata la sospensione del vincolo di esclusività degli infermieri solo ed esclusivamente per il supporto alla campagna vaccinale.
Con la lettera e) è aggiunto il comma 464-bis, con il quale, al fine di accelerare la campagna nazionale di vaccinazione, si sospende, esclusivamente per lo svolgimento dell’attività vaccinale, la clausola di incompatibilità con altri rapporti di lavoro ed il divieto di cumulo di impieghi e incarichi per il personale infermieristico del Servizio sanitario nazionale che aderisce all’attività di somministrazione dei vaccini contro il Covid al di fuori dell’orario di servizio.
Nella relazione tecnica si spiega che da questa norma non deriveranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto si consente solo una deroga alle incompatibilità previste dalle disposizioni vigenti per il personale infermieristico del Servizio sanitario nazionale, comunque nell’ambito delle risorse previste a legislazione vigente.
Si conferma il tetto di 100 milioni per remunerare come prestazioni aggiuntive
le vaccinazioni effettuate dai medici ed infermieri dipendenti ospedalieri.Un ulteriore emendamento approvato dalle commissioni estende la possibilità di vaccinare a biologi, ostetriche, infermieri pediatrici, volontarie della Croce Rossa e ad appartenenti alle 22 professioni sanitarie e stanzia 345 milioni.Nel frattempo, in farmacia si prevede lo stanziamento in via sperimentale di 50 milioni nel 2021 e 150 nel 2022 per incoraggiare la dispensazione di vaccini Covid 19 e farmaci quali anticorpi e remdesivir. Altri emendamenti prendono atto del peso dei medici di famiglia come vaccinatori, da integrare, ove serva, con specialisti Asl, pediatri di libera scelta, odontoiatri, medici di continuità assistenziale, 118 e servizi che entrano in gioco in seconda battuta.
Gli specializzandi potranno vaccinare negli hub anche fuori dell’orario dedicato alla formazione e in deroga alle incompatibilità previste dai contratti. Si conferma il tetto di 100 milioni per remunerare come prestazioni aggiuntive le vaccinazioni effettuate dai medici ed infermieri dipendenti ospedalieri.
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