Decreto Capienze passa in Senato: tensioni nella maggioranza

Il Governo è andato sotto due volte nel corso delle votazioni. Centrodestra e Italia Viva hanno approvato due emendamenti con il parere contrario dell’esecutivo. Il primo è quello che prevede di elevare la capienza dei bus turistici al 100%. Il secondo allunga a 68 anni l’età per la nomina dei direttori delle Asl durante lo stato di emergenza Covid. Ora il provvedimento passa all’esame della Camera.

Con 174 voti favorevoli e 20 contrari l’Assemblea del Senato ha approvato con modificazioni il Disegno di legge di conversione del Decreto legge 8 ottobre 2021, n. 139 (cosiddetto Decreto Capienze, vedi allegato), recante disposizioni urgenti per l’accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l’organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera.

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Il testo disciplina lo svolgimento nelle zone bianche e gialle di spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi, anche all’aperto. In linea generale si stabilisce che nelle zone gialle, fermi restando i posti a sedere preassegnati, la distanza interpersonale di almeno un metro e la capienza consentita non superiore al 50% della capienza massima autorizzata (non vi sono più limiti al numero massimo di spettatori). Nelle zone bianche non è più necessario il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro e la capienza consentita è pari al 100% della capienza massima autorizzata.

In caso di spettacoli aperti al pubblico in luoghi ordinariamente destinati agli eventi e alle competizioni sportive si applicano le disposizioni relative alla capienza consentita negli spazi destinati al pubblico in quei luoghi. Per gli spettacoli svolti all’aperto, quando il pubblico, anche solo in parte, vi accede senza posti a sedere preassegnati e senza limiti massimi di capienza autorizzati, sono introdotte disposizioni specifiche finalizzate alla prevenzione della diffusione del contagio e alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Nulla varia per le zone arancioni e rosse.

Si prevede anche l’incremento del limite di capienza delle strutture destinate ad accogliere il pubblico negli eventi sportivi: in zona bianca la capienza non può essere superiore al 75% di quella massima autorizzata all’aperto e al 60% per cento al chiuso; in zona gialla tali percentuali sono, rispettivamente, pari al 50% e al 35%. Viene conseguentemente introdotto per l’accesso a discoteche, sale da ballo e locali assimilabili l’obbligo di certificato verde Covid.

Viene inoltre modificata la disciplina relativa all’apertura al pubblico, nelle zone bianche e nelle zone gialle, dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, nonché delle mostre. In particolare, ferme restando le altre previsioni, stabilisce che dall’11 ottobre 2021 non è più necessario il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro tra i visitatori. Nulla varia per le zone arancioni e rosse.

Fino al 31 dicembre si richiede per i lavoratori pubblici e privati il possesso di un certificato verde Covid in corso di validità ai fini dell’accesso al luogo di lavoro (fatta salva l’esenzione per i soggetti per i quali un’idonea certificazione medica attesti una controindicazione relativa alla vaccinazione contro il Covid-19). In caso di richiesta da parte del datore di lavoro pubblico o privato, derivante da specifiche esigenze organizzative volte a garantire l’efficace programmazione del lavoro, i lavoratori sono tenuti a rendere le comunicazioni relative al possesso o alla mancanza del certificato con un preavviso idoneo a soddisfare tali esigenze.

Si prevede infine un nuovo assetto organizzativo del ministero della Salute in direzioni generali, coordinate da un segretario generale. Il numero delle direzioni generali, incluso il segretario generale, viene portato da 13 a 15. È inoltre prevista una modifica della dotazione organica del Ministero della salute ad invarianza di spesa con un incremento di 2 posizioni dirigenziali di livello generale.

L’approvazione del provvedimento non ha mancato di lasciare strascichi interni alla maggioranza. Il Governo, infatti, è andato sotto due volte nel corso delle votazioni. Centrodestra e Italia Viva hanno approvato due emendamenti con il parere contrario dell’esecutivo. Il primo è quello che prevede di elevare la capienza dei bus turistici al 100%. Il secondo allunga a 68 anni l’età per la nomina dei direttori delle Asl durante lo stato di emergenza Covid.

In merito a quest’ultimo passaggio la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, ha spiegato: “In considerazione del perdurare della pandemia abbiamo votato l’emendamento per l’innalzamento del limite anagrafico a 68 anni per l’iscrizione all’elenco nazionale dei direttori generali delle Asl. Tuttavia comprendiamo e condividiamo le giuste ragioni rigoriste del Governo, che avrebbe voluto mantenere l’età a 65 anni. Una posizione che ci trova in perfetta sintonia e che auspichiamo possa presto essere ripristinata con il cessare della crisi sanitaria”.

ALLEGATO: Testo del provvedimento

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