Covid-19, infermieri Nursing Up “Oltre 2mila infetti. Diffidiamo Conte, i ministri Speranza e Dadone e tutti i governatori delle Regioni”

Così il sindacato degli infermieri Nursing Up reagisce all’aumento allarmante del numero di operatori sanitari contagiati reso pubblico dall’Istituto Superiore di Sanità.

Roma, 18 mar. – Diffida e costituzione di mora indirizzata al premier Conte, ai ministri della salute e della pubblica amministrazione Speranza e Dadone, ai governatori di tutte le regioni italiane

Così il sindacato degli infermieri Nursing Up reagisce all’aumento allarmante del numero di operatori sanitari contagiati reso pubblico dall’Istituto Superiore di Sanità.

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Oltre 2mila colleghi infetti che aumentano in modo esponenziale di ora in ora. “Siamo costretti a procedere per vie legali. Abbiamo presentato numerosi esposti nei territori per la violazione della legge 81 del 2008 sulla sicurezza sul lavoro, e mandato lettere in ogni dove per lo scellerato articolo 7 del decreto 14 del presidente del Consiglio Conte, che cancella la quarantena per il personale asintomatico entrato in contatto con soggetti a rischio. Ma niente. Quindi ora procediamo alla diffida denunciando la grave carenza a di dispositivi di protezione individuale, con particolare riferimento alle mascherine Ffp2 e Ffp3. Una situazione spaventosa”. Così il presidente Nursing Up Antonio De Palma.

“Nelle regioni maggiormente colpite dal virus – prosegue – gli infermieri in servizio ci dicono che il materiale residuo scarseggia pericolosamente. Temono sempre che finisca e vengano a mancare i presidi di sicurezza minimi per assistere i pazienti. I professionisti protestano e il sindacato di categoria intende raccogliere il loro grido d’allarme ancora una volta”.

E poi c’è un’altra questione davvero controversa: gli infermieri vogliono sapere quanti sono i dati di dettaglio relativi ai colleghi contagiati suddivisi per qualifica, e gli organi preposti non rispondono. “Abbiamo chiesto al ministero della salute – conclude De Palma – di spacchettare i dati aggregati sul numero degli operatori sanitari infettati, ma cala il silenzio. Non posso credere che sia un problema di privacy: il ministero, le aziende sanitarie locali e le regioni forniscano immediatamente i numeri”.

I numeri dei contagiati nel mondo in tempo reale

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