Coronavirus, scioperano i lavoratori somministrati della sanità

I sindacati FeLSA Cisl, Nidil Cgil e UilTemp hanno organizzato per domani un presidio nazionale e quattro regionali.

Un presidio nazionale davanti al ministero della Salute (dalle 10 alle 13) e quattro presidi regionali a Torino (dalle 9:30 alle 11:30), Milano, Bologna e Pordenone (tutti e tre dalle 10 alle 13). FeLSA Cisl, Nidil Cgil e UilTemp hanno proclamato lo sciopero nazionale dei lavoratori somministrati impegnati nel comparto sanità (definiti “eroi di serie B”) per l’intera giornata di domani, venerdì 24 luglio. Si tratta di infermieri, operatori sanitari, impiegati amministrativi all’accoglienza e altre figure, tutte “con scadenza”, schierate in prima linea durante l’emergenza coronavirus.

Annunciano i sindacati: “I lavoratori somministrati risultano esclusi, in quasi tutte le regioni, dai premi previsti (trattamenti economici accessori e integrativi) in favore del personale sanitario impegnato durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19, creando così situazioni di inconcepibile disparità tra lavoratori impegnati fianco a fianco nella lotta al virus”.

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I lavoratori lamentano anche di essere stati esclusi dall quote riservate nei concorso pubblici

e dai percorsi di stabilizzazione. “Uno sciopero proclamato per il riconoscimento del giusto merito per l’impegno e il lavoro svolto nella fase emergenziale, per avere gli stessi trattamenti e per dare stabilità e futuro ai rapporti di lavoro”, concludono i sindacati.

I presidi di Milano e Bologna avranno luogo rispettivamente davanti alle sedi di Regione Lombardia ed Emilia Romagna. Quello torinese a Palazzo Lascaris e quello di Pordenone in piazza del Portello.

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