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Contestazione all’assemblea di Opi Firenze-Pistoia: Roberto Romano si dissocia dai toni della contestazione al direttivo

Di seguito il post Facebook con cui Roberto Romano, presidente Siiet, prende anche le distanze dai no vax presenti all’assemblea per la votazione del bilancio consuntivo di Opi Firenze-Pistoia, alla quale lui stesso era presente in qualità di iscritto convocato dall’Ordine.

“Mi viene chiesto da alcuni cosa penso dell’assalto no vax che si sarebbe verificato nell’assemblea degli iscritti Opi di Firenze-Pistoia. Mi sembra giusto dare una risposta.

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Mi sono trovato in quell’assemblea, o meglio alle sue porte, dato che non ho potuto accedere, come tutti gli altri, in qualità di iscritto regolarmente convocato. Si arrivava da una precedente bocciatura del bilancio, avvenuta per motivi che non conosco nel dettaglio, dato che nella prima assemblea non ero presente e che le versioni lette su stampa sono estremamente discordanti. Era però, a mio parere, facile prevedere una grossa affluenza.

Leggo di una presenza di no vax tra le persone presenti. Ricordo di aver visto personalmente un paio di persone, non di più, sulla moltitudine presente, respinte perché sospese. Da infermiere, mi sono vaccinato come prescritto dalla legge, dal buonsenso e dal sapere scientifico. Credo che sia mandatorio per un infermiere fare lo stesso. Ringrazio ogni giorno del fatto che un vaccino per il Covid sia stato sintetizzato, alla fine abbastanza rapidamente, e abbia salvato probabilmente milioni di vite.

Quanto ho visto con i mei occhi, è bene dirlo, sembrava però avere ben poco a che vedere con i vaccini. Ho visto invece una cruda contestazione, che a tratti a superato il limite consentito e dalle cui forme mi dissocio, al direttivo in carica e alla sua gestione. Questa contestazione mi risulta aver portato alle dimissioni del presidente

nelle ultime ore.

La mia considerazione, da ex consigliere di quell’ente, che come tale non avrebbe voluto vivere in diretta una pagina così triste per l’Ordine cui ha dedicato anni della sua vita professionale, è che l’Ordine è la casa degli infermieri e in nessun caso, e per nessun motivo, dovrebbe mai farsi trovare con le porte chiuse. Mai”.

Redazione Nurse Times

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