Concorso oss Liguria, Tar accoglie ricorso dei candidati esclusi dalla prova orale

La sentenza del Tribunale amministrativo si basa su un aspetto formale. Alisa valuta il ricorso al Consiglio di Stato.

Il Tar Liguria ha accolto il ricorso di alcuni candidati oss che non avevano superato la prova pratica del concorso per 274 posti a tempo indeterminato. La sentenza del Tribunale amministrativo si basa su un aspetto formale: il foglio fornito dalla commissione d’esame per formulare le risposte ai quesiti, oggetto di valutazione tramite lettura ottica, non sarebbe stato idoneo a garantire l’assoluta sicurezza della genuinità dell’elaborato.

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Non concorda affatto Alisa secondo il quale la modalità operativa adottata sarebbe invece più sicura di quella auspicata dal Tar, poiché ogni candidato ha dovuto inserire sul proprio elaborato uno specifico e univoco codice a barre, fornito al momento della prova. Alisa sta quindi valutando di ricorrere al Consiglio di Stato per salvaguardare la procedura e delle aspettative dei quasi 2mila candidati ammessi all’orale. Tutto ciò, ovviamente, produrrà ritardi nei tempi di assunzione dei vincitori, che erano attesi per il prossimo 1° agosto.

Erano stati quasi 6mila gli iscritti alla preselezione, ma di questi se n’erano presentati meno di 3.700. Alla prova scritta, che consiste in un quiz a risposta multipla, sono riuscite ad accedere quasi 2.600 persone. Alisa, il Sistema sanitario della Regione Liguria, prevedeva di assumere almeno il doppio dei 274 iniziali: il concorso era stato indetto prima dell’emergenza Covid e nel frattempo le necessità si sono moltiplicate.

“Questi continui ricorsi – ha commentato il governatore e assessore regionale alla Sanità, Giovanni Totinon fanno bene al sistema e non fanno che rallentare le procedure di assunzione di chi sta aspettando da tempo di cogliere questa importante opportunità. Quanto accaduto comporterà un ritardo nella presa in servizio di figure professionali fondamentali per il funzionamento nel nostro Sistema sanitario regionale. Occorre un impegno da parte di tutti nel rivedere questi meccanismi, nel massimo rispetto dei principi di legalità e di regolarità amministrativa”.

Redazione Nurse Times

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