Infermieri

Assalto al Ps di Boscotrecase (Napoli), Nursing Up: “Chiediamo presidi h24”

L’appello di De Palma a Salvini: “Intervenga a tutela dell’ordine pubblico”.

“L’aggressione ai sanitari  dell’ospedale di Boscotrecase, accompagnata dalle scene di devastazione del Pronto soccorso, è un episodio gravissimo, che condanniamo senza se e senza ma. Ancora una volta il personale sanitario è stato vittima di violenze inaudite: chiediamo che vengano istituiti immediatamente presidi di sorveglianza h24 nei PS e nei reparti a rischio, come psichiatria, o nei Sert. È un fenomeno ormai fuori controllo, che sta esplodendo di giorno in giorno, per cui riceviamo continue segnalazioni. Una situazione di assoluta emergenza, che non può attendere oltre. Cosa stiamo aspettando, che ci scappi il morto?”. Così Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up, commenta l’assalto avvenuto ieri al Pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase (Napoli) da parte di parenti e amici di una degente deceduta.

“Per affrontare questi attacchi violenti nei confronti del personale sanitario – prosegue De Palma – sono necessarie misure incisive e soprattutto immediate. Faccio appello al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha competenza sull’ordine pubblico: intervenga subito a tutela degli operatori sanitari, affinché possano lavorare in sicurezza nel Ssn e non si sentano abbandonati dalle istituzioni e in balia degli eventi. È ancora in discussione in Commissione Sanità del Senato il disegno di legge cd Antiviolenza per le professioni sanitarie: una misura, a nostro parere, insufficiente a fronteggiare l’emergenza delle aggressioni, di cui registriamo continue segnalazioni, ma che gli infermieri non denunciano più, preferendo soprassedere perché succede di continuo”

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Conclude il presidente Nursing Up: “Mi rivolgo anche al ministro della Sanità: ritengo che l’attuale disagio dei professionisti sanitari dei PS richieda ben più della creazione di un Osservatorio nazionale presso il ministero della Salute che monitori il fenomeno, previsto dal suo Ddl. E ben più dell’inasprimento delle pene nei confronti di chi commette reati con violenza e minacce ai danni degli operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni, con l’integrazione all’art. 61 del Codice penale. Per noi infermieri, che viviamo ogni giorno nella paura, questa norma non basta a frenare l’incremento del fenomeno: ci vuole una presa di posizione forte da parte dei datori di lavoro, in questo caso le Aziende sanitarie, per evitare il precipitare degli eventi”.

Redazione Nurse Times

 

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