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Rappresentanza medica sempre più nel caos. In Puglia, come in E.R. si apre il “caso” dei protocolli del 118

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Protocolli infermieristici: "La cultura non si eredita, si conquista"
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La Rappresentanza professionale della classe medica sempre più nel caos. In Puglia, come in Emilia Romagna si apre il “caso” dei protocolli del 118. Riportiamo all’attenzione di tutti, un’ennesima pagina nera macchiata dall’egocentrismo della classe medica.

Questa volta la vicenda che ci accingiamo a descrivere si è consumata in Puglia ed ha come protagonisti gli “illuminati” medici dell’OmCEO (ordine medici) della Puglia e fa capo ad un malcontento e ad una marcata e dannosa dicotomia che costoro esprimono nei confronti di temi delicati per la salute del cittadino.

Nella fattispecie il tema riguarda l’ostacolare gli infermieri nella loro autonomia nell’erogare una assistenza d’eccellenza nelle fasi di soccorso sanitario extra-ospedaliero. Ci sono dei medici che osteggiano con vergognosa inerzia anche i loro colleghi che autorizzano, secondo le leggi vigenti e rispettando i principi di autonomia professionale, la necessità e il potenziale contributo attivo dell’infermiere del 118 che, in un quadro di emergenza/urgenza, potrebbe (e dovrebbe!) somministrare in autonomia farmaci. Sempre e comunque secondo protocolli vidimati ed autorizzati dal Direttore Medico competente in materia.

L’abietta satira che esprimono pone di fronte ad un bivio preoccupante: da un lato tali protocolli vengono accordati e promossi con il parere positivo del Dirigente Medico di competenza, dall’altro ci sono medici (dell’ordine) che ne sconfessano (senza un valido e sostenuto motivo) il consenso; mediante attacchi amministrativi e disciplinari nei confronti di chi è pioniere di attività da delegare che tutelino il cittadino.

Vien spontanea una domanda: ma i medici sono per la salute dell’utente oppure sono per il demagogismo decadente di un “potere” ormai perso da tempo?

L’interesse è quello di tutelare la salute dell’essere umano e non creare guerriglia intra-professionale e con altre professioni (in tal caso dibattito aperto Medici VS Medici & Medici VS Infermieri!).

Tommaso Fiore

Eleganti e ricche di significato sono le parole postate su un social network del Prof. Tommaso Fiore, docente ai CdL di Medicina e Chirurgia e Professioni Sanitarie all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”:

Sanzionati medici del 118 di Bologna per aver protocollato, tra i ruoli dell’infermiere, quello di somministrare farmaci in urgenza! Tra visioni arretrate e (pseudo) difesa corporativa la ex borghesia intellettuale italiana annega: invito a seguire la vicenda bolognese e in particolare le posizioni del collega ed amico Carlo Coniglio, grande e appassionato organizzatore di Bologna Soccorso

Ed è proprio in Puglia che sono nati altri nuovi protocolli per il SEU 118, nella provincia Bari/BAT. Anche questa volta l’ordine dei medici ha osteggiato il decollo delle procedure, nonostante tali protocolli fossero stati realizzati da Infermieri e Medici esperti del settore!

Nasce una nuova stressante domanda: ma i medici che negano l’implementazione e lo sviluppo di potenziali attività che tutelino il cittadino e ne garantiscono la salubrità, non provano un benché minimo imbarazzo nel non comprendere la ratio di un team multidisciplinare nella Governance Clinica?

Implosione dei medici: categoria vergognosamente sempre più nel caos!

Purtroppo si segnala ancora una volta una amara pagina della storia della categoria medica, che non giova in alcun modo alla sicurezza dei pazienti e alla qualità del Sistema.

Ancora più stucchevole il rumoroso silenzio del dirigente dell’AREs Puglia (Felice Ungaro) chiamato a validare i protocolli del SEU 118 e del governatore assessore pugliese. Che tristezza!

Redazione

 

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